COMPRAVENDITA

lunedì 20 dicembre 2010

Totò ce l'aveva già detto. Guarda il video cliccando qui sotto.
http://www.youtube.com/watch?v=Y04Wp40KIM8

DOCUMENTO DI EMERGENCY

martedì 14 dicembre 2010

Il mondo che vogliamoè il titolo del documento che Emergency ha discusso durante il suo nono incontro nazionale a Firenze, 7-12 settembre 2010.

Crediamo nella eguaglianza di tutti gli esseri umani a prescindere dalle opinioni, dal sesso, dalla razza, dalla appartenenza etnica, politica, religiosa, dalla loro condizione sociale ed economica.
Ripudiamo la violenza, il terrorismo e la guerra come strumenti per risolvere le contese tra gli uomini, i popoli e gli stati. Vogliamo un mondo basato sulla giustizia sociale, sulla solidarietà, sul rispetto reciproco, sul dialogo, su un'equa distribuzione delle risorse.
Vogliamo un mondo in cui i governi garantiscano l'eguaglianza di base di tutti i membri della società, il diritto a cure mediche di elevata qualità e gratuite, il diritto a una istruzione pubblica che sviluppi la persona umana e ne arricchisca le conoscenze, il diritto a una libera informazione.
Nel nostro Paese assistiamo invece, da molti anni, alla progressiva e sistematica demolizione di ogni principio di convivenza civile. Una gravissima deriva di barbarie è davanti ai nostri occhi.
In nome delle "alleanze internazionali", la classe politica italiana ha scelto la guerra e l'aggressione di altri Paesi.
In nome della "libertà", la classe politica italiana ha scelto la guerra contro i propri cittadini costruendo un sistema di privilegi, basato sull'esclusione e sulla discriminazione, un sistema di arrogante prevaricazione, di ordinaria corruzione.
In nome della "sicurezza", la classe politica italiana ha scelto la guerra contro chi è venuto in Italia per sopravvivere, incitando all'odio e al razzismo.
È questa una democrazia? Solo perché include tecniche elettorali di rappresentatività? Basta che in un Paese si voti perché lo si possa definire "democratico"?
Noi consideriamo democratico un sistema politico che lavori per il bene comune privilegiando nel proprio agire i bisogni dei meno abbienti e dei gruppi sociali più deboli, per migliorarne le condizioni di vita, perché si possa essere una società di cittadini.
È questo il mondo che vogliamo. Per noi, per tutti noi. Un mondo di eguaglianza.

SULL' ACQUA PUBBLICA

Referendum contro la privatizzazione dell'acqua: via libera della Corte di Cassazione
La Corte di Cassazione ha comunicato al Comitato Promotore dei Referendum per l'acqua pubblica, l'avvenuto conteggio delle firme necessarie alla richiesta dei referendum. Un passaggio scontato dopo la straordinaria raccolta firme che ha portato alla Corte, lo scorso luglio, 1 milione e 400 mila sottoscrizioni. Adesso tocca alla Corte Costituzionale dare il via libera ai quesiti entro la metà di febbraio, mentre la data del voto è prevista nella primavera 2011. Con l'avvicinarsi del voto popolare si fa sempre più pressante la richiesta di moratoria sulle scadenze del Decreto Ronchi, almeno fino a quando gli italiani non i saranno espressi. Quello della Cassazione è un altro passo avanti nel percorso referendario e nella battaglia per la ripubblicizzazione dei servizi idrici. Siamo sempre più vicini alla liberazione del bene comune acqua dalle logiche del mercato e del profitto.

SULL'EMIGRAZIONE DAL VENETO ORIENTALE

martedì 7 dicembre 2010

Interessante libro di Imelde Rosa Pellegrini e Ugo Perissinotto sull’emigrazione dal Veneto Orientale.

Il Libro si intitola:Emigrazione dal Veneto orientale tra Ottocento e Novecento. Storia e antologia”


I notabili del tempo li definiscono sovente “villici illetterati”, “indigenti di comprovata miserabilità”. Muovono in prevalenza dalle zone più depresse del territorio, dove il processo di bonifica sta movendo nell’ultimo trentennio dell’Ottocento i suoi primi passi risolutivi, a seguito di una legislazione in grado ora di affrontare meglio il problema del risanamento del territorio a seguito del compimento dell’unità nazionale e della privatizzazione delle “comugne” che rendono possibile l’avvio del processo di capitalizzazione della terra.
Vanno nelle “Austrie” e nelle “Germanie” dove è in atto la prima rivoluzione industriale o nelle fattorie dell’America latina, specie in Brasile, a sostituire la manodopera degli schiavi negri appena liberati .
Li spinge il desiderio di assicurare ai figli più cibo e più dignità, anche se spesso incontrano lungo le strade del mondo rifiuto e pregiudizio.
Ci parlano ancora , a distanza di tanti anni, dalle carte ingiallite degli archivi comunali e parrocchiali locali, dai giornali d’epoca, dalle lettere che con stentata grafia scrivono dai lontani luoghi di emigrazione, spesso controfirmati da una croce.
Il libro ricostruisce con puntualità e rigore questa epopea di popolo , evidenziando nel contempo il volto del Veneto orientale tra la fine dell’Ottocento e la vigilia della prima guerra mondiale che ha dato il via alla prima emigrazione di massa.
Sono reperibili nei vari capitoli dati statistici, riferimenti bibliografici precisi che danno al lettore la possibilità di approfondire ulteriormente le varie tematiche affrontate. La complessità del fenomeno migratorio quale si determina tra Ottocento e Novecento nel Veneto orientale emerge chiaro nella ricostruzione delle vicende che gli sono sottese: lo scontro tra interessi diversi, tra agrari e manovalanza , tra valori arcaici e l’emergere di nuove aspirazioni libertarie, tra sindacalismo cattolico e laico, tra il dispiegarsi di nuove forme di sfruttamento che coinvolge anche i minori e il lento affermarsi di più solidi principi di giustizia sociale.
Alle voci dei primi emigranti si affiancano quelle delle generazioni che di questo primo esodo hanno raccolto i frutti nei lontani paesi, le generazioni dei figli e dei nipoti che, portandosi appresso i segni valoriali della terra di origine dei loro padri, hanno dato, poi, nel nuovo mondo un importante contributo di lavoro, di impegno sociale, di civiltà: si veda la copiosa antologia che ci restituisce tracciati di vita delle terze, quarte, quinte generazioni, il cui cognome è ancora presente negli attuali elenchi telefonici dei nostri paesi.
Merita sottolineare il grande valore dell’apparato fotografico che correda l’opera: si tratta di immagini inedite , che ci parlano della prima emigrazione locale in modo eloquente più e meglio di quanto non riescano a fare pagine e pagine di parole.

CALA IL POTERE D'ACQUISTO DELLE PENSIONI


PENSIONI

RIDOTTE

PER 5 MILIONI 

E MEZZO

DI ITALIANI,

650.000 VENETI

Il 1° gennaio 2011 scade l’accordo per il potenziamento della rivalutazione annuale delle pensioni ...
il governo Berlusconi è indifferente!
I pensionati che percepiscono attualmente
un reddito da pensione lordo mensile
fino a 1.383 euro, avranno il recupero
integrale sull’inflazione nella misura prevista
dell’1,4%. I redditi al di sopra di tale cifra
saranno invece i più colpiti
con il ritorno al sistema di perequazione
precedente all’accordo sindacati-governo Prodi
del 2007, rimasto in vigore fino a fine 2010.
Grazie a quell’intesa, infatti, nel triennio
appena trascorso i pensionati che prima
ricevevano solo una parte dell’adeguamento al
costo della vita hanno potuto beneficiarne nella
misura del 100%.
Inoltre, per coloro che avevano pensioni entro
gli 800 euro mensili, fu istituita la cosiddetta
“quattordicesima mensilità”.

LO SPI CGIL VENETO
chiede
la proroga immediata della validità dell’accordo del 2007,
lo stanziamento delle risorse per la scala mobile delle pensioni
e la riapertura del tavolo di trattativa sull’aumento
delle pensioni

Ancora armi

giovedì 2 dicembre 2010

In questi giorni il Governo si aspetta di ottenere dal Parlamento una delega. Che gli permetterà, con una manovra di sottobanco, di rilanciare la vendita di armi italiane nel mondo. Ciò porterà allo stravolgimento della legge 185 del 1990, approvata dopo una vasta mobilitazione della società civile e importante perché regola il controllo dell'export di armamenti. Ma non è finita.

La prossima Legge Finanziaria potrebbe destinare centinaia di milioni di euro per la continuazione del programma di riarmo relativo ai 131 cacciabombardieri F35 Joint Strike Fighter che l'Italia è intenzionata ad acquisire. La spesa complessiva, che impegnerà il nostro paese fino al 2026, è colossale: oltre 15 miliardi di euro (cioé oltre 29000 miliardi di vecchie lire). Cifra che è destinata ad aumentare di anno in anno. Alcuni Paesi europei (Olanda e Gran Bretagna) aderenti allo stesso Programma militare hanno già fatto un passo indietro. L'Italia, invece, ufficialmente ancora no
.

Anche l'ANPI con noi a Roma

giovedì 25 novembre 2010

Roma, 19 novembre 2010
L’ANPI aderisce con piena e appassionata convinzione alla manifestazione
nazionale “Il futuro è dei giovani e del lavoro” promossa dalla CGIL per il
27 novembre a Roma.
La nostra Associazione vive con profonda preoccupazione e indignazione i
gravi effetti che la crisi economica ha prodotto e sta producendo nella vita di
tanti lavoratori italiani, in particolare dei giovani. Precariato e disoccupazione
sono un macigno che grava, come mai prima d’oggi, sulle speranze dei nostri
ragazzi di costruirsi un normale progetto di vita. Questo è un fatto intollerabile
per ogni nazione civile. Intollerabile, ancor di più, la condotta del governo che
ha minimizzato la crisi, evitando di assumere di fatto i provvedimenti
necessari a fronteggiarla.
Favorito da queste nefaste e assenti politiche del governo, forte è l’attacco
alla funzione costituzionale del sindacato, tale da consentire che tanti
contratti non siano rinnovati. Si opera, da parte delle stesse destre - in modo
aperto, cinico e spregiudicato - per la divisione sindacale oltre che per
favorire soluzioni alle vertenze unilaterali e non contrattate, col risultato della
pesante riduzione, quando non negazione, dei diritti.
L’ANPI e l’antifascismo sono in campo a difesa della centralità e della dignità
del lavoro e della imprescindibile funzione del sindacato, per la piena
attuazione della Costituzione.
PRESIDENZA E SEGRETERIA NAZIONALE ANPI

IL FUTURO E' DEI GIOVANI E DEL LAVORO

MANIFESTAZIONE NAZIONALE DELLA CGIL
ROMA 27 NOVEMBRE 210

Continua la mobilitazione della CGIL per:
- rimettere al centro il lavoro, i suoi diritti e la contrattazione
- cambiare la politica del Governo
- esigere sviluppo, equità e giustizia sociale
- imporre scelte che faccdiano uscire dalla crisi
- reclamare una diversa politica economica e sociale nel Paese
- rivendicare risposte per i lavoratori, i pensionati ed i giovani

Anche la Lega Lemene parteciperà alla manifestazione ed al comizio a Piazza San Giovanni; abbiamo organizzato uno dei dieci pullman di pensionati e, quindi, parteciparemo con 52 persone a questo evento.

Attività dell' AUSER "Il ponte"

venerdì 19 novembre 2010

Riceviamo e pubblichiamo

Associazione di volontariato “IL PONTE “ Città del Lemene
 
Il circolo Auser (Autogestione Servizi) Volontariato il Ponte, che conta un centinaio di iscritti nel territorio di Concordia Sagittaria e Portogruaro, ha iniziato ad operare nel giugno del 2005, realizzando iniziative di carattere culturale e ricreativo, rivolte ai soci del circolo e persone anziane coinvolte nelle attività di volontariato con lo scopo di favorire la partecipazione attiva e la loro integrazione.

Nel 2008 sono stati effettuati, in collaborazione con i servizi sociali del comune di Concordia Sagittaria, servizi di trasporto e accompagnamento di giovani disabili, verso luoghi di cura e sedi scolastiche, quale aiuto e sostegno alle loro famiglie.

Dallo stesso anno, il presidente Renzo Moretto, socio volontario del circolo, collabora nella realizzazione dei progetti dell' ULSS 10, per le attività estive di bambini con disabilità, presso la struttura di via Noiari a Concordia Sagittaria, curando le attività di terapia con gli animali, spesso protagonisti dei giochi di gruppo, come i cani, pony e cavalli della “ Casetta”

Sulla base delle esperienze maturate e della disponibilità dei nostri operatori volontari, ci siamo proposti, come associazione, alla gestione diretta della struttura denominata “LA CASETTA” Auser, dove sono ospitati i bambini in trattamento e gli operatori del progetto 2010.

L' associazione si è fatta carico, grazie anche al contributo economico dei soci Coop – nord-est di Concordia e Portogruaro, dei lavori di ristrutturazione della struttura per renderla idonea alle necessità del progetto e più confortevole per i bambini interessati alle attività, sia all'interno della casa che all'esterno, curando spazi verdi e le strutture, come la piscina, il palco teatro, tende, gazzebi e l'area “totem” dove si sono svolte le attività con i cavalli.

Con i volontari del circolo sono stati, inoltre, gestiti il trasporto dei bambini, con un proprio pulmino e una accompagnatrice Auser, il servizio di ristoro e la merenda, la sorveglianza e ogni altra attività che richiedesse il loro intervento.

Sono state impegnate, a rotazione, una ventina di persone volontarie, che hanno dato il loro contributo lavorativo con entusiasmo e partecipazione, dimostrando impegno e professionalità nei compiti affidati (molti volontari, ora in pensione, provengono dai settori della scuola, dei trasporti, dei servizi e dalla fabbrica), trasformando così il loro tempo libero in un' esperienza molto coinvolgente, un' occasione anche per conoscere meglio una realtà, dove a viverla 24 ore su 24, spesso, sono solo le famiglie con i loro bambini un po' più sfortunati.

Una prova di disponibilità operativa dei volontari, ma anche di grande solidarietà da parte della piccola comunità di Via Noiari, per tutti donare il loro tempo e la loro affettiva dedizione ha valso il premio di un sorriso dei bambini della “Casetta”.

L' emigrazione dal Veneto orientale

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Venerdì 26 novembre
Palazzo municipale PORTOGRUARO- sala consiliare - ore 17.30
Presentazione del libro
L’emigrazione dal Veneto Orientale tra ‘800 e ‘900
di I. Rosa Pellegrini e U. Perissinotto. Presenta Emilio Franzina
a seguire:
Palazzo municipale - sala colonne
Inaugurazione della mostra “In zir pal mond”
in collaborazione con APAL - Associazione Pensionati Anziani Lugugnana
La mostra resterà aperta nel seguente orario: 9.30-12.30 e 15.00-19.30.
Dopo la Fiera, fino al 4 dicembre, la mostra è visitabile in
orario di apertura degli uffici
All’interno della mostra si potrà visionare su ebook la versione
integrale, digitale, del volume L’emigrazione dal Veneto Orientale
tra ‘800 e ‘900 di I. Rosa Pellegrini e U. Perissinotto

Una donna segretario nazionale della CGIL

giovedì 11 novembre 2010

  • Comitato Direttivo elegge Susanna Camusso nuovo segretario generale CGILSusanna Camusso è il nuovo segretario generale della CGIL. E’ stata eletta il 3 novembre dal Comitato Direttivo Nazionale dell’organizzazione sindacale con 125 voti a favore (79,1%) mentre i contrari sono stati 21 (13,3%). Gli astenuti sono stati 12. Susanna Camusso, la prima donna leader nella storia ultra centenaria del sindacato di Corso d’Italia, prende il posto di Guglielmo Epifani che andrà a dirigere l’istituto Bruno Trentin continuando così a servire il sindacato. Le prime parole del neo eletto segretario generale sono un’esclusiva della CGILtv. “Il primo messaggio che deve lanciare una grande organizzazione come la CGIL - dice Camusso alla web tv della CGIL - è quello che in questo paese c’è una straordinaria priorità che si chiama occupazione, persa e da creare, e soprattutto il grande tema dei giovani e delle donne che rinunciano a cercare lavoro in una situazione così difficile. Lo abbiamo detto al Congresso e lo ribadiamo con forza: la CGIL deve partire da un piano per il lavoro. Lì - fa sapere Camusso - c’è la prima risposta per evitare che il declino e il degrado del paese continuino”.

Streghe, Stregoni, Stregati

lunedì 8 novembre 2010

mercoledì 10 novembre 2010 - ore 18,00

Sala consiliare - palazzo municipale
PORTOGRUARO
                               Presentazione del libro
                               STREGHE, STREGONI, STREGATI
                               di Imelde Rosa Pellegrini
 
Presenterà
LORENZO MUCCI
direttore di ricerca in Disciplina dello Spettacolo


                                                             Sarà presente l'autrice

Sul Risorgimento

venerdì 29 ottobre 2010

Riceviamo dal Centro Aldo Mori  e pubblichiamo

Segnaliamo due incontri sul Risorgimento che si tengono presso due scuole superiori del Veneto orientale, per iniziativa la prima del nostro centro di documentazione e la seconda del Forum Città del Piave.
Mercoledì 3 novembre 2010     ore 16.00/17.30 –ITIS “Da Vinci”           Via Galilei 3 - Portogruaro
conversazione con    Piero Brunello
Docente del Dipartimento di Studi Storici di Ca’ Foscari
su
Interpretazioni del Risorgimento

Lunedì 8 novembre 2010       ore 18 - aula magna ITSC "Leon Battista Alberti"      Via Perugia 1 - San Donà di Piave
incontro con lo scrittore e giornalista Gian Antonio Stella
su
Risorgimento ed emigrazione: due epopee perdute dell' Italia

Cordiali saluti.

Il direttivo del Centro di Documentazione Aldo Mori

Conclusione della mostra sulla Resistenza di Settimo di Cinto Caomaggiore

mercoledì 20 ottobre 2010

Si è chiusa sabato 16 ottobre la mostra sulla Resistenza di Settimo di Cinto Caomaggiore. La collaborazione tra l'ANPI di Portogruaro e lo SPI CGIL si è ancora una volta dimostrata molto proficua al fine di rinnovare la memoria del lungo cammino della democrazia nei territori del Veneto Orientale.
Molto ampia è stata la partecipazione degli alunni delle scuola elementare e media di Cinto, Pramaggiore e Gruaro accompagnati da insegnanti sensibili e preparati che hanno saputo stimolare l'attenzione e l'interesse dei loro giovani allievi  sui documenti e le immagini che la mostra proponeva.
Oltre alle centinaia di alunni ed insegnanti non è mancata la visita da parte di numerose altre persone intervenute o spontaneamente o sollecitate dai racconti e lavori  che i loro figli o nipoti svolgevano a casa sull'argomento.
A tutti è stato donato dallo SPI CGIL il testo della Costituzione della Repubblica italiana che  della Resistenza è il risultato, con l'invito a studiarla e farla propria.   

In Italia aumenta la povertà

L' Auser per nuovi stili di vita

    Welfare: Auser, puntare su stili di vita più sostenibili
    E' questa la strada che l'Auser intende seguire, attraverso la partecipazione attiva degli anziani. Una strada delineata nelle nel corso della 'V Festa della Città che apprende', che si è tenuta dal 11 al 13 ottobre a Venezia. 'Stili di vita per uno sviluppo solidale e sostenibile', questo il titolo dell'evento biennale che l'Auser, associazione di volontariato impegnata a valorizzare il ruolo dei senior con i suoi 300.000 soci in tutta Italia, ha scelto di dedicare quest'anno, al tema ambientale. Secondo l’Auser “l'impegno per uno sviluppo solidale e sostenibile, per una società più sana e giusta, chiama in causa tutti. L'apporto del terzo settore su un tema così importante  può essere determinante, così come le azioni di ciascuno di noi. Anche gli anziani possono fare molto e noi, abbiamo deciso di impegnarci a fondo su questo fronte”.

Un appello di Emergency

giovedì 14 ottobre 2010

UN SMS PER LA SIERRA LEONE - L'appello di Emergency

Dall'11 al 31 ottobre puoi donare 2 euro a Emergency inviando un SMS al numero 45506  dal tuo telefonino personale - per i clienti TIM, VODAFONE, WIND, 3 e COOPVOCE - o chiamando allo stesso numero da rete fissa TELECOM ITALIA.
Dieci anni fa abbiamo chiesto una mano ai nostri sostenitori per costruire un ospedale a Goderich, in Sierra Leone. Lo abbiamo fatto perché sapevamo che sarebbe servito, e tanto, ma nessuno di noi allora avrebbe potuto immaginare quanto. Un numero? Trecentomila: 300.000 volte, in questi anni, una persona ha avuto bisogno di aiuto e ha trovato il nostro - il vostro - ospedale, che lo ha curato bene, gratis e con passione. Ma ancora non basta, nel Paese più povero al mondo, e i nostri pazienti continuano ad aumentare. E allora?
Allora qualche altro numero: 3 nuove sale operatorie, 9 letti nella nuova terapia intensiva, 1 nuovo pronto soccorso, e la ristrutturazione delle 6 corsie di degenza... Abbiamo cominciato in questi giorni i lavori: perché il Centro chirurgico e il Centro pediatrico possano curare sempre più persone, e sempre meglio.
Ancora un numero? 45506, se vuoi mandare un SMS da 2 euro e far crescere l'ospedale.
Intanto, trecentomila volte grazie.
Cecilia Strada
Presidente

Crollo del potere d'acquisto dei salari

mercoledì 29 settembre 2010

REDDITI: IRES CGIL, LA CRISI DEI SALARI NEGLI ULTIMI DIECI ANNI

Nel corso degli ultimi dieci anni la perdita cumulata di potere d’acquisto dei salari lordi di fatto, sommata alla mancata restituzione del fiscal drag, si traduce in 5.453 euro in meno per ogni lavoratore dipendente alla fine del decennio. E' uno dei dati, tra i tanti, che emerge dal quinto rapporto IRES CGIL sulla dinamica dei salari nel corso dell'ultimo decennio. Dal rapporto si evince che la perdita cumulata calcolata sulle retribuzioni equivale a circa 44 miliardi di maggiori entrate complessivamente sottratte al potere d’acquisto dei salari. Questo spiega perché, nel decennio 2000-2010, le entrate da lavoro dipendente abbiano registrato una crescita reale (quindi al netto dell’inflazione) del 13,1% a fronte di una flessione reale di tutte le altre entrate del -7,1%.

In onore del martire partigiano Mario Cesca

mercoledì 22 settembre 2010

Il Presidente dell'ANPI di Portogruaro ci invia il seguente comunicato che
volontieri pubblichiamo.
Domenica 26 settembre, alle ore 10,30  sarà ufficialmente onorata  a Portogruaro la targa in memoria del concittadino Mario Cesca trucidato dai fascisti ad Udine il 24 settembre del 1944 e collocata  nell’omonima piazzetta che si affaccia in Via Fondaco.
Mario Cesca, nato a Portogruaro il 2 luglio 1923, ha trascorso i suoi primi anni di vita in borgo San Giovanni, il quartiere popolare  del fondaco e della dogana , fino a pochi anni fa zona di carico e di scarico del fiume Lemene.
Ottenne il diploma di perito industriale aeronautico ad Udine, dove operò come capo gruppo partigiano garibaldino  e successivamente come  comandante di distaccamento.
Il 18 settembre del 1944 fu catturato dalla polizia nazifascista e incarcerato nelle famigerate prigioni  di Via Spalato ad Udine. I suoi uccisori finsero di lasciarlo libero nelle prime ore del mattino del 24 settembre, in realtà per una esecuzione senza processo nei pressi del cimitero della città friulana dove fu brutalmente trucidato con un colpo a bruciapelo alla nuca. Il suo nome figura nella targa- ricordo dei martiri partigiani trucidati sulle mura del cimitero udinese. 
A tenerne viva la memoria a Portogruaro fu l’amico d’infanzia portogruarese Osvaldo Florean, anche lui prigioniero in Grecia durante il conflitto e i numerosi compagni ed amici partigiani del Friuli che gli dedicarono   un monumento funebre nel capoluogo friulano.
Alla commemorazione del 26 novembre e allo scoprimento della lapide che accomuna le due città che ne conservano unitamente la memoria saranno presenti il sindaco di Portogruaro e di Udine e le rappresentanze dell’ANPI di Udine, Venezia e Portogruaro.

I Sindacati europei a Bruxelles per il lavoro

CRISI : CES, IN 100MILA IL 29 SETTEMBRE A BRUXELLES PER IL LAVORO
La Confederazione Europea dei Sindacati (CES), in reazione alle misure di austerità messe in campo da numerosi paesi europei per effetto della crisi, promuove una grande mobilitazione europea per il giorno 29 settembre, con il supporto delle organizzazioni sindacali membri. Circa 100 mila persone, secondo la CES, prenderanno parte alla manifestazione in programma a Bruxelles mentre, contemporaneamente, si terranno manifestazioni in altre capitali europee (Roma una di queste). La CES sostiene che i lavoratori non possano essere gli unici a pagare per le speculazioni finanziarie, alla base della crisi economica. Per questo parallelamente alla manifestazione che si svolgerà in Belgio, ci sarà lo sciopero generale in Spagna e manifestazioni in Portogallo, Italia, Lettonia, Polonia, Cipro,Romania, Repubblica Ceca, Lituania, e Serbia.
Alla manifestazione non partecipano le italiane CISL e UIL

Dai poveri ai ricchi

venerdì 17 settembre 2010

Metà delle risorse per i poveri consegnate ai ricchi
Il sindacato dei pensionati della CGIL fa sapere che nel 2008 su circa 4,6 miliardi solo un terzo è andato a chi ne aveva bisogno.
“IL GOVERNO HA TOLTO AI POVERI PER DARE AI RICCHI”

Su circa 4,6 miliardi di euro destinati nel 2008 dall'attuale governo alle famiglie meno abbienti, solo un terzo è andato a quelle che ne avevano davvero bisogno. La metà dei soldi sono stati dati alle famiglie ricche e del ceto benestante. “E nel 2009 vista la natura degli strumenti, non può essere andata meglio”. E' quanto emerge da uno studio condotto dal sindacato dei pensionati della CGIL sui dati della Commissione di indagine sull'esclusione sociale che opera alle dipendenze del Ministero del Lavoro. Nel calcolo vengono individuate le risorse spese, nel 2008, per social card, bonus famiglia, bonus elettrico e abolizione dell'ICI sulla prima casa.


Secondo lo studio per quanto riguarda l'abolizione ICI sulla prima casa, sui 2 miliardi di euro spesi, solo 23 milioni di euro sono finiti ai 'poveri assoluti', mentre ben 725 milioni di euro (36%) sono andati a vantaggio dei ricchi; ai 'poveri relativi', sono andati 132 milioni di euro mentre la classe media ha ricevuto 855 milioni di euro, 43% del totale. Inoltre sui quasi 2 miliardi (1.936 milioni) di euro stanziati per bonus famiglia e social card , il 75% è andato alle famiglie meno abbienti, mentre il 25 per cento è comunque finito alle famiglie medie e ricche. Anche il 2% circa dei 385 milioni di euro stanziati per la social card è andato a chi non ne aveva certo bisogno; così come il 5% dei 282 milioni di euro spesi  per il bonus elettrico.

Lo SPI CGIL resta convinto che, in questa fase, “il solo obiettivo del movimento sindacale deve essere l'affermazione di una politica economica e sociale che promuova il lavoro e lo sviluppo e renda meno ingiusto questo paese”. “La via maestra per ridistribuire la ricchezza – spiega Cantone - resta quella fiscale” ossia la “lotta all'evasione e tassazione delle rendite più elevate per reperire le risorse necessarie a contrastare la povertà e aumentare il reddito da lavoro e le pensioni” afferma la sindacalista secondo la quale, su queste priorità e sul fondo per la non autosufficienza “il sindacato dei pensionati, cosi come CGIL, CISL e UIL, da tempo hanno indicato strumenti e obiettivi. Su questo – conclude - il governo ci deve rispondere, e se troverà un sindacato unito, non avrà scappatoie”.

CGIL - CISL - UIL uniti per Sakineh

venerdì 10 settembre 2010

CGIL CISL UIL Confederali di Venezia esprimono la propria soddisfazione nell’apprendere la
sospensione della lapidazione di Sakineh.
Riteniamo che tutte le iniziative di mobilitazione internazionali messe in campo per salvare
Sakineh, la donna iraniana condannata alla lapidazione dopo l’accusa di adulterio, hanno
sortito un primo effetto. Il verdetto però viene fermato solo per il momento dalle Autorità
iraniane.
Le organizzazioni sindacali continueranno perciò nel proprio impegno di mobilitazione
affinché questo atto disumano, brutale, atroce e di ingiustificata violenza, venga
assolutamente annullato.
CGIL CISL UIL ritengono questa una barbarie indicibile perpetrata contro una donna, lesiva
della libertà e dei diritti umani che non trova giustificazione sotto alcun codice morale o
religioso.
Non è possibile stare in silenzio di fronte a simili atti che violano i diritti universali,
come vanno condannate le continue violazioni di diritti politici, sindacali e le continue
discriminazioni nei confronti delle donne, delle minoranze religiose ed etniche presenti in
tante aree del mondo.
CGIL CISL UIL di Venezia esortano tutti i lavoratori, i pensionati e i cittadini ad aderire

agli appelli e alla mobilitazione internazionale, che deve continuare con l’obbiettivo di
creare una cultura contro qualsiasi forma della pena di morte.
Le Confederazioni di Venezia chiedono alle istituzioni locali di farsi parte attiva
attraverso azioni politiche per favorire tale obiettivo.

                              Segreterie CGIL CISL UIL di Venezia

Un libro da leggere

martedì 29 giugno 2010

RICEVIAMO DALLA NOSTRA ISCRITTA, IMELDE, RICERCATRICE E SCRITTRICE DI STORIA, UN BEL LIBRO DI CUI  CONSIGLIAMO LA LETTURA.

                     
Streghe, Stregoni, Stregati.
             Ed . (Nuova Dimensione)

Un libro che racconta, documenti alla mano, la storia della paura del diverso e il ciclico affermarsi di un capro espiatorio da combattere.

La storia delle persecuzioni contro gli zingari, gli ebrei, le streghe e gli eretici, gli omosessuali e tutte le “categorie” a partire dal XV secolo, nel nordest, in particolare nel Veneziano e nel Friuli storico, sotto il dominio della Serenissima.
Una ricerca storicamente puntuale sui pregiudizi verso i deboli e gli ultimi,di grande attualità anche ai giorni nostri.  

Il libro si propone di recuperare qualche frammento della secolare discriminazione del diverso nelle forme in cui si è storicamente determinata. Lo fa riferendosi a documenti editi o inediti che ne hanno conservato la memoria, riunendoli in un unico contesto, per renderli più eloquenti.
Si tratta dei pronunciamenti del Consiglio dei Dieci e degli altri organi di governo cui spettavaa Venezia e in Terraferma l’esercizio della giustizia penale della Repubblica Veneta, dei vari Bandi e pronunciamenti dei Rettori di Udine e della Patria del Friuli, finalizzati a contenere la presenza nel territorio di soggetti giudicati pericolosi per la comunità, di altre numerose tracce di un rifiuto che, in forme diverse, percorre i vari tempi.
Avere messo insieme alcune testimonianze di tale secolare rifiuto, l’avere evidenziato i meccanismi
dello stesso nelle varie contingenze storiche, può forse contribuire a rendere più consapevole il nostro presente della sterilità della violenza esercitata ancor oggi sugli “ultimi” e suggerire altre strategie di convivenza.

Imelde Rosa Pellegrini vive a Portogruaro. Qui ha esercitato la sua professione di insegnante di lettere nelle scuole superiori, collaborando anche con giornali e riviste. È autrice di numerose opere storiche sulle vicende dei soggetti più deboli del Veneto orientale tra i quali. L’eccidio di Torlano. Una famiglia contadina nella storia del Veneto orientale tra le due guerre; Storie di Ebrei; L’altro secolo. Cent’anni di storia sociale e politica a Portogruaro; Il cielo di cenere (a cura di) tutti per Nuova dimensione. Già presidente di alcune cooperative sociali, milita nel movimento pacifista e si impegna nella diffusione dei principi di civile accoglienza della marginalità con opere di contenuto antirazzista. Collabora con l’Istituto veneziano per la Storia della Resistenza e della società contemporanea, con il Centro di documentazione Aldo Mori ed è presidente dell’A.N.P.I. di Portogruaro.

IL LIBRO SI TROVA NELLE LIBRERIE E PUO' ESSERE RICHIESTO ANCHE ALL'INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA DI QUESTO BLOG E AD imelde33@alice.it

L' ALTRA VERITA' SU L'AQUILA

lunedì 28 giugno 2010


Riceviamo da un nosgtro iscritto per la pubblicazione sul blog

Un risveglio di consapevolezza
“Un risveglio di consapevolezza - prosegue la Pezzopane - ha smascherato ogni infingimento del potere berlusconiano e del suo flauto incantatore che da quasi un ventennio, ormai, è la disinformazione ed il populismo ingannevole, col solo fine di abbassare gli anticorpi sociali per stracomandare in libertà. E questa è l’unica libertà che sa concepire il Pdl e a cui fa riferimento la sigla del loro partito-caserma.


Il 16 giugno i terremotati in piazza senza colore politico
Ormai è palese che l’informazione è controllata, e i giornalisti minacciati dal peggior regime d’Europa.
Lo scorso 16 giugno 20mila terremotati hanno dimenticato la loro fede politica ed hanno imbracciato i colori nero-verdi della città per marciare simbolicamente verso Roma via autostrada.
Alla manifestazione c’erano tutti quelli che non vogliono più essere presi in giro: i disperati senza più casa, senza lavoro, senza una città ed un tessuto sociale, senza più fabbriche, aziende e negozi, con un centro storico ancora coperto di macerie nonostante gli annunci del Ministro Prestigiacomo, venuta qui alla vigilia elettorale a promettere di farle magicamente sparire in due settimane (!).

Nei tg un racconto immorale: a L’Aquila non va tutto bene
Gli stessi disperati a cui i tg ed i quotidiani di proprietà del premier o da lui stesso assoggettati ai propri piani, hanno l’immoralità di raccontare che a L’Aquila va tutto bene: la ricostruzione è stata un successo che ci invidia il mondo e che chi non è d’accordo è un ingrato ed un sabotatore.
I direttori di questi tg hanno scandalizzato l’opinione pubblica nei giorni del disastro, per essersi vantati degli ascolti raggiunti con la cronaca del terremoto.
Non hanno mancato neppure un’inaugurazione del progetto CASE. Hanno lavorato comodamente in set molto funzionali alle telecamere, allestiti nei minimi dettagli, compresi gli striscioni inneggianti a Silvio, a spese dello Stato.

La nostra manifestazione un evento storico
Eppure, gli stessi direttori, hanno avuto l’immoralità di ignorare il risvolto imbarazzante di quelle stesse situazioni: un fiume di tre chilometri, di gente arrabbiata e disperata che gridava la disonestà del Governo che ha promesso sulle macerie e negato nel momento della vera necessità, quando ormai le telecamere erano spente.
20mila persone in una città di sfollati e terremotati di 70mila, è un evento storico. E’ un segnale potente. Dobbiamo risalire ai moti degli anni ‘70, alla guerra per il capoluogo fra L’Aquila e Pescara per riavere tanta partecipazione sia numerica che qualitativamente motivata.

Un corteo senza opportunità politiche: solo cittadini
Non c’erano opportunità politiche in quel corteo. Solo cittadini che hanno ripreso in mano il loro destino perché ne hanno diritto e non vogliono lasciarsi soffocare dagli interessi di imprenditori collusi che ridono e si sfregano le mani mentre la gente muore.
Cittadini che non tollerano più rimandi, bugie, annunci sui soldi della ricostruzione che non arrivano mai e su un Governo che ha persino il coraggio di richiedere indietro le tasse a chi non ha più nulla a cui aggrapparsi arrivando al sadismo fiscale.
Nei terremoti di Umbria e Marche…
Nei terremoti di Umbria e Marche la restituzione c’è stata dopo 12 anni, al 40% ed in 120 rate, ed erano eventi meno drammatici.
Nell’alluvione di Alessandria si è restituito il 10% delle tasse non versate. Qui si sta tergiversando persino sull’istituzione della Zona Franca.

La città non c’è più
Sono 1.500 le aziende chiuse, 3mila i posti di lavoro persi, la cassa integrazione è aumentata dell’800%.
Le macerie da smaltire, resti di case distrutte: sono 1,5 milioni di tonnellate.
In altre parole, la città non c’è più. La gente sopravvive senza vivere nelle nuove new town che garantiscono solo un tetto sulla testa alla metà dei senzatetto.
Gli altri si sono arrangiati in sistemazioni di fortuna o sono ancora sfollati in hotel lontani o in caserme. Il contributo di autonoma sistemazione per molti è diventato l’unica fonte di sostentamento e per questo non accettano di entrare in un alloggio, seppure disponibile. E il Governo ci vede come normali contribuenti.
Sono queste vessazioni che hanno svegliato la popolazione aquilana e la consapevolezza che il Governo non ha nessun interesse a ricostruire una delle città d’arte d’Italia e si contenta del successo delle new town.

Siamo tutti ingrati sabotatori?
L’apparir del vero ha unito istituzioni locali sia di destra che di sinistra, categorie produttive, associazioni, volontariato, enti pubblici e privati,  sindacati e persino i Bertolaso boys che tanto grati sono alla Protezione Civile per la gestione dell’emergenza. Come lo è del resto tutta la città, ma le responsabilità dello Stato non possono fermarsi qui.
Ed ancora giovani e anziani, professionisti ed operai, borghesia e proletariato. Sono tutti ingrati sabotatori?

Un silenzio tombale sul nostro futuro
Non pretendiamo tutto subito, come si lascia intendere. Ma dopo un anno e più, il silenzio sul nostro futuro è tombale e le casse vuote. E questo non ci permette nemmeno di immaginarcela la ricostruzione, figuriamoci di programmarla.

I tg che ci ignorano
Ma questo i tg del Cavaliere imbavagliatore non lo raccontano mai: hanno preso ad ignorarci da quando abbiamo cominciato ad  affrontare quel che restava da risolvere. Evidente che quel poco che riusciva a filtrare del nostro malcontento aveva un effetto disorientante per tutti quelli a cui era stata raccontata solo una parte della verità.
E l’Italia ha cominciato a guardarci come ingrati e ingordi. Un effetto strategicamente cercato da Berlusconi e da tutti gli alfieri che gli hanno retto il gioco e che continuano a reggerglielo.

Letta e Bertolaso: gli annunci del “tutto risolto” per zittire le nostre voci
Come Gianni Letta, che alla vigilia della manifestazione ha tentato di farci credere che le nostre richieste erano state accolte, che tutto era risolto, solo per sgonfiare la manifestazione.
E due. La prima volta era stato Bertolaso a dare l’annuncio del tutto risolto, alla vigilia di un’altra manifestazione a Montecitorio. E quella volta ci riuscì, vennero in pochi a Roma.
Quando si cerca di sabotare la partecipazione civica, il risveglio di una popolazione, la messa in moto dei cervelli, c’è poco da fidarsi. E’ il contrario della democrazia e dell’interesse pubblico.

Dopo il 16 ci sentiamo uniti e forti: le proteste contro la Rai
Con la manifestazione del 16 L’Aquila si giocava il futuro. Un flop ci avrebbe definitivamente dati in pasto ad un Governo prevaricatore. Ora siamo più sereni perché ci sentiamo uniti, forti e numerosi.
L’ultima offensiva lanciata spontaneamente dai miei concittadini è ai tg Rai. Una valanga di mail di protesta ha già intasato i loro siti ed altre proteste si preparano contro i giornalisti asserviti che hanno dimenticato il loro vero dovere di cani da guardia del potere, non di cani da compagnia.
Che sia L’Aquila l’avamposto di una nuova, dignitosa e reattiva Italia?


Stefania Pezzopane
Responsabile Nazionale PD per la Ricostruzione
Vice Presidente del Consiglio Provinciale

LiberEtà in festa

mercoledì 9 giugno 2010

Inizia sabato 12 giugno alle ore 16,30 LiberEtà in festa.Le leghe SPI del Veneto Orientale (Lemene, Livenza, Piave e Sile) invitano i pensionati e la cittadinanza a partecipare agli appuntamenti in programma.

Sabato 12 giugno ore 16,30 - sala consiliare Municipio di Portogruaro
Pubblico dibattito su:
   
Immigrazione: tra accoglienza e razzismo
Ne parlano:
On. Jean Léonard Touadi (parlamentare italiano)
Don Pierluigi Di Piazza (del centro Balducci di Zugliano)
Ivan Pedretti (segretario regionale e nazionale SPI)
                                                                  -----------------------      
Mercoledì 16 giugno ore 21,00 - teatro Pascutto San Stino di Livenza
 La compagnia teatrale "La Goldoniana" Presenta:
I RUSTEGHI
di Carlo Goldoni
-----------------------
Venerdì 18 giugno ore 17,00 - Villa Comunale Portogruaro
LA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA: BASE DELLA NOSTRA LIBERTA'
Ne parlano:
Prof. Antonio Cantaro (docente di Diritto Costituzionale all'Università di Urbino)
Riccardo Terzi (Segretario SPI CGIL nazionale)
Prof.ssa Imelde Rosa Pellegrini (presidente ANPI Portogruaro)
----------------------
Sabato 19 giugno - Area festeggiamenti Giussago di Portogruaro
ore 17,00  Caccia al tesoro per bambini in coppia con nonno/a o genitori.
ore 19,00  Aperitivo, cena, musica e ballo.
ore 22,00  Estrazione lotteria.

Lettera aperta a Silvio Berlusconi

lunedì 7 giugno 2010

La scrittrice albanese Elvira Dones ha scritto questa lettera aperta al premier Silvio Berlusconi in merito alla battuta del Cavaliere sulle "belle  ragazze albanesi".
In visita a Tirana, durante l'incontro con Berisha, il premier ha attaccato gli scafisti e ha chiesto più vigilanza all'Albania.
Poi ha aggiunto:  "Faremo eccezioni solo per chi porta belle ragazze".

Oggetto: Lettera aperta della scrittrice albanese Elvira Dones


NATA FEMMINA

"Egregio Signor Presidente del Consiglio, le scrivo su un giornale che lei non legge, eppure qualche parola gliela devo, perché venerdì il suo disinvolto senso dello humor ha toccato persone a me molto care: "le belle ragazze albanesi". Mentre il premier del mio paese d'origine, Sali Berisha, confermava l'impegno del suo esecutivo nella lotta agli scafisti, lei ha puntualizzato che "per chi porta belle ragazze possiamo fare un'eccezione."

Io quelle "belle ragazze" le ho incontrate, ne ho incontrate a decine, di notte e di giorno, di nascosto dai loro magnaccia, le ho seguite da Garbagnate Milanese fino in Sicilia. Mi hanno raccontato sprazzi delle loro vite violate, strozzate, devastate.

A "Stella" i suoi padroni avevano inciso sullo stomaco una parola: puttana. Era una bella ragazza con un difetto: rapita in Albania e trasportata in Italia, si rifiutava di andare sul marciapiede. Dopo un mese di stupri collettivi ad opera di magnaccia albanesi e soci italiani, le toccò piegarsi. Conobbe i marciapiedi del Piemonte, del Lazio, della Liguria, e chissà quanti altri. E' solo allora - tre anni più tardi - che le incisero la sua professione sulla pancia: così, per gioco o per sfizio.

Ai tempi era una bella ragazza, sì. Oggi è solo un rifiuto della società, non si innamorerà mai più, non diventerà mai madre e nonna. Quel puttana sulla pancia le ha cancellato ogni barlume di speranza e di fiducia nell'uomo, il massacro dei clienti e dei protettori le ha distrutto l'utero.

Sulle "belle ragazze" scrissi un romanzo, pubblicato in Italia con il titolo Sole bruciato. Anni più tardi girai un documentario per la tivù svizzera: andai in cerca di un'altra bella ragazza, si chiamava Brunilda, suo padre mi aveva pregato in lacrime di indagare su di lei. Era un padre come tanti altri padri albanesi ai quali erano scomparse le figlie, rapite, mutilate, appese a testa in giù in macellerie dismesse se osavano ribellarsi. Era un padre come lei, Presidente, solo meno fortunato. E ancora oggi il padre di Brunilda non accetta che sua figlia sia morta per sempre, affogata in mare o giustiziata in qualche angolo di periferia. Lui continua a sperare,sogna il miracolo.
E' una storia lunga, Presidente... Ma se sapessi di poter contare sulla sua attenzione, le invierei una copia del mio libro, o le spedirei il documentario, o farei volentieri due chiacchiere con lei. Ma l'avviso, signor Presidente: alle battute rispondo, non le ingoio.
In nome di ogni Stella, Bianca, Brunilda e delle loro famiglie queste poche righe gliele dovevo. In questi vent'anni di difficile transizione l'Albania s'è inflitta molte sofferenze e molte ferite con le sue stesse mani, ma nel popolo albanese cresce anche la voglia di poter finalmente camminare a spalle dritte e testa alta. L'Albania non ha più pazienza né comprensione per le umiliazioni gratuite. Credo che se lei la smettesse di considerare i drammi umani come materiale per battutacce da bar a tarda ora, non avrebbe che da guadagnarci.

Incredibile. Ritorna la logica dei lager nazisti.

lunedì 31 maggio 2010

Ci viene segnalata una disposizione della Regione Veneto(n° 851 del 31.03.2009, allegato A) a dir poco sconcertante. Abbiamo pensato, leggendola, alle leggi  di hitleriana e mussoliniana memoria.  Tale legge riguarda i trapianti d'organo.
Cito testualmente alcuni passi di tale norma:

Costituiscono controindicazioni assolute al trapianto d'organo i seguenti fattori:
(...)
3. Ritardo mentale (Q. I. minore di 50);
4. Abuso/dipendenza da sostanze o alcool;
(...)

L'allegato passa poi ad elencare i fattori che costituiscono le controindicazioni relative al trapianto d'organo: immaginate voi che cosa ci può essere scritto. 
Crediamo che di fronte a tale norma emessa dalla Giunta del "civilissimo" Veneto non possa esserci che l'espressione della più decisa ripulsa  morale da parte di tutti i democratici.

Formazione permanente

venerdì 28 maggio 2010

La CGIL scrive a Fini: si esamini la nostra legge su apprendimento permanente.
Con una lettera al Presidente della Camera dei Deputati, la CGIL chiede che sia esaminato il progetto di legge di iniziativa popolare sul diritto all’apprendimento permanente, presentato alla Camera il 18 gennaio scorso.
Anche la nostra Lega si era impegnata nella raccolta delle firme a sostegno di questa proposta di legge.
In Italia erano state raccolte 130 mila firme.

Appello per il 2 giugno

La Repubblica e la Costituzione italiana sono legate in un rapporto indissolubile.
Hanno radici comuni nella nostra storia e in particolare nella Resistenza, che, come ha ricordato il Presidente Giorgio Napolitano, non ha soltanto liberato il Paesedall'occupazione tedesca e dalla dittatura fascista, ma ha riunificato l’Italia.
Il 2 giugno è la Festa della nascita della Repubblica e della Carta Costituzionale.
La Costituzione ha consacrato sentimenti, speranze, valori profondamente radicati, in cui si
riconoscono tutti gli italiani.
Essa è il frutto del lavoro unitario della costituente, ma non può essere ridotta al semplice compromesso tra i partiti.
Ora siamo vieppiù italiani ed europei. Ma siamo tanto più europei, se ogni cittadino, a Nord e a Sud, sente di appartenere alla stessa comunità, che ha fondamento nella Costituzione.
La Costituzione è base della nostra libertà.
 In essa sono scolpiti i pilastri della nostra democrazia:

- i diritti umani e la partecipazione della cittadinanza alla vita sociale e politica;

- la passione egualitaria, cioè la passione verso i diritti di cittadinanza, egualmente
riconosciuti a tutti. A partire dal diritto al lavoro e alla formazione, eliminando gli
impedimenti e gli ostacoli e creando le condizioni al suo esercizio effettivo;

- l’autonomia e la separazione dei poteri (legislativo, esecutivo, giudiziario),
compreso quello dell’informazione; e la loro indipendenza, la loro laicità e
l’equilibrio tra di essi.

Oggi questi pilastri e questi principi sono a rischio. E dunque la stessa democrazia può
entrare in crisi e correre rischi di svuotamento e di involuzione.
La Costituzione è come un albero, radicato nella terra in cui nasce e cresce. Si può potarlo o innestarlo, ma non si può sradicarlo dalla sua terra, senza farlo morire.
Le riforme per rinnovare l’Italia vanno realizzate seguendo i principi della Carta Costituzionale.


Per queste ragioni invitiamo tutti coloro i quali si riconoscono in questi fondamentali principi ed obiettivi a partecipare alla manifestazione che si svolgerà a Milano il 2 giugno. Facciamo del 2 giugno la ricorrenza civile e popolare per imparare, ridestare e tenere svegli i valori fondanti della Repubblica e della Costituzione.




Comitato promotore:

ACLI Lombardia
ANPI Nazionale
ARCI
Associazione Adesso Basta
Associazione Culturale Punto Rosso
Casa della Carità
Casa della Cultura
CGIL
Il Popolo Viola Milano
Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
Libertà e Giustizia

Superato mezzo milione di firme per il referendum sull'acqua

giovedì 20 maggio 2010

Superato il mezzo milione di firme, la raccolta va avanti.



516.615 firme raccolte in 25 giorni di banchetti e iniziative in tutta Italia.

Un risultato incredibile anche per noi, raggiunto in poco più di tre settimane grazie all'impegno e all'entusiasmo di migliaia di cittadine e cittadini dell'acqua pubblica.

Dall'estremo Nord alle isole, la raccolta di firme racconta un'Italia della partecipazione, di migliaia di territori attenti e attivi sui beni comuni (vedere la mappa dei banchetti di raccolta firme su www.acquabenecomune.org).

E la raccolta firme non si ferma, ma rilancia. L'obiettivo che il Comitato Promotore si era posto (700milafirme) è ormai in vista e può essere superato. Da qui a luglio lanceremo eventi, feste, spettacoli per coinvolgere sempre più italiani in questa civile lotta di democrazia per togliere le mani degli speculatori dell'acqua riconsegnandola ai cittadini e ai Comuni.

Per questo fine settimana il Comitato Promotore lancia il “Giro d'Italia delle firme per l'acqua”; quale località, Comune, comitato cittadino sarà la maglia rosa della raccolta di firme di questa settimana?

Il Comitato Promotore ringrazia tutti quelli che si stanno impegnando per la riuscita dell'iniziativa referendaria, i media locali, le radio e i siti internet che stanno dando un esempio di attenzione e partecipazione che fa ben sperare anche per la libertà d'informazione nel paese.

Più firme raccoglieremo, più forte sarà la spinta verso il Referendum e il risveglio civile dei territori. Perché si scrive acqua, si legge democrazia.



Roma, martedì 18 maggio 2010

Intervista a Guglielmo Epifani

martedì 18 maggio 2010

                 Governo: giù le mani da lavoro e pensioni!
                 Intervista di  Epifani   a "La Repubblica" del 16/05/2010


Giù le mani dal lavoro dipendente e dai pensionati. Il leader della Cgil, Gugliemo Epifani, reagisce con decisione alle ipotesi di una manovra con «sacrifici» da 25 miliardi. La definisce di «lacrime e sangue». Non nasconde l´irritazione per la mancata convocazione della Cgil ai recenti incontri con il governo, dove invece erano presenti Cisl,Uil e Confindustria, e attribuisce le responsabilità della stangata in arrivo ad almeno due soggetti. Il governo che, dice, ha fornito fino ad oggi una «rappresentazione ottimistica della realtà» e la «speculazione internazionale», che nessuno è stato in grado di arginare e che ora presenta il conto della crisi ai soggetti più deboli.
Segretario Epifani, come giudica le misure che il governo sta mettendo in cantiere?
«Siamo in presenza di un rovesciamento di tutto quello che il governo ha detto fino ad oggi. Sembra di vivere in un altro paese. Il nostro è un governo che prima ha sottostimato la portata della crisi, poi ha detto che la crisi era finita. Poi ha aggiunto che stavamo meglio degli altri paesi. Poi ha detto che non c´era bisogno di una manovra correttiva. E poi improvvisamente esce fuori una manovra lacrime e sangue dopo quelle di Portogallo, Grecia e Spagna. Si può chiede al governo di ammettere le proprie colpe per questa rappresentazione della crisi? Come si fa a passare da una propaganda dove tutto funziona e tutto andava bene ad una manovra di questa pesantezza? Il governo deve rendere trasparente il perché di questa contorsione improvvisa. Altrimenti è un governo non credibile».
La Cgil non è stata convocata all´incontro con il governo. Cisl e Uil sì. Irritato?
«Direi di sì. Di fronte alla nostre critiche il governo ha sempre detto il contrario. E oggi, invece di rendere esplicita questa situazione, continua con gli incontri riservati che escludono la Cgil in un clima che pensavo non potesse ripetersi. Non è un atto di forza, ma di debolezza. Il problema non è che il governo deve spiegare alla Cgil quanto sta accadendo, ma al paese».
Torniamo alla manovra: sono sempre i più deboli a pagare?
«Il conto viene naturalmente presentato ai più deboli. La manovra che il governo propone avviene nel corpo di un paese che è già stato colpito dalla crisi. E´ questa la grande differenza con il 1992 quando l´Italia veniva da un periodo di crescita. Oggi ci sono disoccupazione, cassa integrazione, precarietà, redditi e consumi fermi».
Lei evoca il 1992, allora il sindacato fu parte attiva per uscire dalla crisi. Oggi è disponibile a giocare lo stesso ruolo?
«Certo, ma allora ci fu un confronto e fu aperto un negoziato, oggi invece il governo vuol decidere per decreto tra 20 giorni. Nel ‘92 al massimo fu congelata la contrattazione di secondo livello per un anno, l´anno dopo si fece l´accordo sul nuovo modello contrattuale, si chiamarono a pagare quelli che avevano più reddito e più risorse. Oggi invece sento parlare di un blocco di tutta la contrattazione pubblica per tre anni, di interventi sui pensionamenti con la gente in mobilità e fuori dai luoghi di lavoro. Congelamento delle liquidazioni. Blocco del turn over nella scuola e nei settori pubblici. Sento riparlare di condoni. Questa mi sembra una manovra destinata a deprimere ancora di più l´economia».
Il sindacato pone delle condizioni?
«Sì. Bisogna cambiare il segno dell´equità sociale della manovra, qui si colpiscono lo stato sociale e la condizione dei lavoratori. Bisogna rovesciare le priorità. Non sento parlare delle grandi ricchezze patrimoniali e dell´evasione».
Quale rischio stiamo correndo?
«Il rischio è che si decida a Bruxelles per noi e noi non siamo capaci di opporre un altro punto di vista. C´è il rischio di fare sacrifici inutili di fronte alla speculazione. Che aumenti la diseguaglianza. Fino a due mesi fa tutti spiegavano che bisogna stimolare l´economia con gli investimenti, oggi l´unica parola sono tagli e tagli. Un mondo impazzito: tutti in balia di forze che non riesci a governare. Nessuna regolamentazione dei mercati finanziari, delle agenzie di rating, nessun meccanismo di rallentamento delle transazioni finanziarie. Ritardi nelle risposte».
Di chi sono le responsabilità?
«Sono stati fatti due anni di errori profondi, andava impedito di far cadere il Pil, bisognava sostenere di più i consumi e l´innovazione. La prima cosa da fare è avere un quadro chiaro: non si può fuggire dopo che si è fuggiti per due anni. Dov´è la grande riforma fiscale? I lavoratori dipendenti pagano più tasse e l´area dell´evasione è cresciuta. Non ci siamo proprio. Si continuano a colpire di diritti dei lavoratori: arbitrato, statuto dei lavori, diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali».
Un bilancio amaro di questa fase economica e politica.
«Il contenuto morale è che i lavoratori pagano il prezzo alla speculazione. Il futuro dei giovani viene compromesso dalla forza di queste ondate speculative. E´ come se la prima fase della crisi non fosse servita a nulla».

Conclusioni del 16° congresso nazionale della CGIL

venerdì 14 maggio 2010

Guglielmo Epifani confermato Segretario Generale della CGIL

Al termine dei quattro giorni lungo i quali si è svolto il XVI Congresso della CGIL  Guglielmo Epifani è stato confermato, dal nuovo Comitato Direttivo dell’organizzazione sindacale, Segretario Generale della CGIL. L'organismo direttivo gli ha conferito 120 voti favorevoli su 148 votanti; 17 i contrari, 8 gli astenuti, 3 le schede bianche. Epifani è stato riconfermato alla guida della Confederazione di Corso d’Italia ottenendo circa l'87% dei voti espressi; se si calcolano anche gli astenuti e le schede bianche la percentuale è pari quasi all’82%. Resterà in carica fino a settembre, scadenza naturale del secondo mandato, al termine degli otto anni fissati dallo Statuto confederale. Il Comitato direttivo è stato eletto con voto segreto su lista unica con il 93,9% di consensi. Su 1.039 aventi diritto e 1.026 votanti, i sì sono stati 940, i no 61 e 21 gli astenuti, tre schede bianche e una nulla. La presenza femminile è del 41,6% (rispetto al precedente 41%), gli immigrati salgono da 3 a 8 (5,13%), i giovani sotto i 35 anni sono 13 (8,33%) e i delegati di luogo di lavoro sono 11 (7,05%). Infine è stato approvato lo Statuto del sindacato: su 1.013 votanti, i sì sono stati 834, 121 i no e 58 gli astenuti.

CGIL, documento Politico approvato a maggioranza, unanimità su programma fondamentale
Il documento conclusivo del XVI Congresso della CGIL è stato approvato con 738 voti favorevoli ossia l'82,04%; sono stati 162, invece, i no, corrispondenti al 17,96%; due gli astenuti. Il documento parte dall'approvazione della relazione del numero uno Guglielmo Epifani e, nelle 12 pagine, richiama i punti di fondo delle scelte politiche che il Congresso affida al gruppo dirigente, a partire dall'impegno a “contrastare un violento attacco” nei confronti dei diritti dei lavoratori “da parte del Governo” proprio nei quarant'anni di vita dello Statuto. Il documento rilancia il piano straordinario per il lavoro e l'occupazione proposto da Epifani, mentre sull'unità sindacale esplicita le divisioni con CISL e UIL. Inoltre il programma fondamentale della CGIL - il testo che volle Bruno Trentin, oggi ovviamente rivisto alla luce dei cambiamenti vissuti in questi anni, e approvato all’unanimità dalla Commissione politica - ha avuto il via libera dell’Assemblea con un solo voto contrario.

Primi ai campionati europei

sabato 8 maggio 2010


Ci sentiamo di condividere la gioia e l'entusiasmo di tanti nostri nonni e genitori per la bella vittoria delle ragazze dello squadra Division di Portogruaro ai campionati europei di pattinaggio artistico svoltisi in questi giorni a Nantes, in Francia.
Immaginiamo quanta passione e quanto sacrificio ci siano voluti da parte delle ragazze della squadra per raggiungere un tale risultato ma ci viene  raccontato anche del contributo di partecipazione delle famiglie e dei nonni delle giovani campionesse affinchè sia raggiunto un simile traguardo.
Si lavora anche così per una società migliore. Complimenti, quindi, a tutta la squadra, agli allenatori e a tutti coloro che si sono impegnati e continueranno ad impegnarsi per raggiungere altri sicuri ambiziosi risultati.

E' iniziato a Rimini il XVI° Congresso Confederale della CGIL

giovedì 6 maggio 2010

 
E' iniziato ieri a Rimini il XVI° Congresso Confederale della CGIL.
Clicca qui per vederlo in diretta.

Buco nella sanità del Veneto

mercoledì 5 maggio 2010


IL SEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL DEL VENETO, EMILIO VIAFORA, CHIEDE L’IMMEDIATA CONVOCAZIONE DI UN INCONTRO: “SI ACCERTINO CAUSE ERESPONSABILITA’. A PAGARE – DICE – NON POSSONO ESSERE I CITTADINI PIU’ DEBOLI”


Questa la sua dichiarazione:


“In relazione al deficit della sanità che ne ha prodotto l’improvviso commissariamento da parte del Governatore Luca Zaia cui sono conferiti “poteri straordinari” sul settore, la Cgil del Veneto non può che esprimere preoccupazione per la situazione debitoria che risulta pari a 101 milioni di euro nel 2009.
Su tutta questa partita è necessaria la massima trasparenza, a partire dall’indicazione delle cause che hanno portato alla crisi finanziaria, delle responsabilità e delle misure che si intendono adottare per uscire da questa situazione.
A pagare non dovranno essere né i cittadini, attraverso tagli ai servizi o aumenti di ticket e costi socio-sanitari, né i lavoratori del settore.
Non si può nemmeno perpetuare nel Veneto una linea, come quella operata con l’ultima Finanziaria regionale, che ha visto ridurre l’addizionale Irpef per i più abbienti scaricandone il costo sulla collettività attraverso il rigonfiamento del debito sanitario. Una scelta che oggi rischiano di pagare gli anziani, i malati e le fasce sociali più deboli.
A fronte dell’emergenza venutasi a determinare la Cgil chiede al Governatore Zaia l'immediata apertura di un confronto di merito che consenta una corretta valutazione della situazione e la definizione delle linee di rientro dal debito”.

Riceviamo da Emergency

venerdì 30 aprile 2010

Grazie
Cari amici,

vorrei ringraziarvi dello straordinario sostegno che avete dato a Emergency in questa difficile situazione.
Insieme a voi abbiamo vissuto un periodo di grande preoccupazione per i nostri operatori umanitari e per l'ospedale di Lashkar-gah, l’unica struttura nella regione in grado di offrire cure chirurgiche gratuite e di qualità alle tante vittime di guerra.
Come sapete, i nostri tre colleghi italiani sono stati rilasciati con tante scuse. Un rilascio, come hanno detto gli stessi servizi di sicurezza afgani, frutto non di pressioni di sorta ma dovuto a una semplice, banale verità: sono innocenti. L’avevamo detto fin dal primo, durissimo giorno, e voi con noi. Dei sei collaboratori afgani che erano stati prelevati insieme agli italiani, cinque sono stati rilasciati il 28 aprile; sul sesto stanno proseguendo le indagini. I nostri avvocati e il nostro personale a Kabul continuano naturalmente a monitorare la situazione.

Stiamo già lavorando per la riapertura dell’ospedale di Lashkar-gah: continuare ad assicurare assistenza alle vittime di guerra – per il 40 percento bambini – è la nostra priorità, come lo è stata per i quindici anni della nostra storia.
Siamo riusciti ad affrontare a testa alta questi giorni durissimi grazie a due fattori. Il primo, naturalmente, era la consapevolezza che i nostri fossero innocenti. Ma l’altro ingrediente fondamentale siete stati voi: il vostro sostegno, le mail e le telefonate, la presenza a piazza San Giovanni (con il corpo o con lo spirito), le quattrocentomila firme in quattro giorni. Di tutto questo, non sappiamo  come ringraziarvi. Anzi, lo sappiamo: continuando a fare sempre di più e sempre meglio il nostro lavoro, curando chiunque ne abbia bisogno.  E siamo sicuri che voi non ci farete mancare il vostro sostegno in futuro, anche con un gesto che a voi non costa nulla, come la devoluzione del 5 per mille per gli ospedali di Emergency.

Ancora una volta, grazie di cuore. A presto,

Cecilia Strada

Presidente di Emergency

Firmato l' accordo con il Comune di Fossalta di Portogruaro

mercoledì 28 aprile 2010

Riportiamo il testo dell'accordo firmato tra le  OO.SS. CGIL, CISL, UIL e le Organizzazioni sindacali dei pensionati con il Comune di Fossalta di Portogruaro.

COMUNE DI FOSSALTA DI PORTOGRUARO
PROVINCIA DI VENEZIA




PROTOCOLLO DI INTESA

Le organizzazioni sindacali Cgil Cisl Uil confederali, di categoria e  dei pensionati della Venezia Orientale intendono impegnarsi unitamente al Comune di Fossalta di Portogruaro nell’obiettivo di estendere e qualificare sempre più la contrattazione confederale, in particolare in questo momento di grave crisi economica ed occupazionale.

Negli incontri effettuati nei mesi  scorsi  si è constatato, infatti, come la crisi abbia aggredito anche il territorio del Portogruarese e come vi sia un importante aumento della richiesta di interventi di aiuto che riguardano differenti fasce della popolazione in difficoltà.
Preso atto che il Comune di Fossalta di Portogruaro ha approvato il bilancio di previsione confermando e aumentando le spese previste per il sociale, mantenendo così la costituzione di un fondo per il sostegno delle  famiglie e dei singoli in condizioni di bisogno e utile ad adottare una serie di misure per contrastare la crisi, le parti convengono di :

confermare il protocollo siglato lo scorso anno
di attivarsi nel breve periodo per un confronto locale da tenersi nel prossimo mese di Maggio tra tutti i soggetti pubblici e privati, organizzazioni sindacali, istituti bancari per affrontare la crisi e rilanciare il lavoro nel territorio
operare per recuperare  tutti i contributi utili per affrontare la crisi, come per esempio finanziamenti europei, regionali, provinciali e impegnarsi a divulgare e illustrare con il coinvolgimento della struttura di base delle organizzazioni sindacali i materiali recentemente prodotti dalla Conferenza dei sindaci sui sussidi anticrisi


Inoltre il Comune di Fossalta di Portogruaro e le OO.SS si renderanno parte attiva per giungere ad un accordo di collaborazione tra pubblico e privato, associazioni di categoria e istituti di credito per prevedere l’anticipo della cassa integrazione ove non sia immediatamente pagata e per sperimentare progetti di microcredito per famiglie in difficoltà che hanno particolari emergenze occupazionali o abitative.

Il Comune di Fossalta di Portogruaro si impegna a proseguire nell’azione di sostegno alle spese ordinarie incidenti sui bilanci familiari a favore dei contribuenti colpiti dalla crisi occupazionale e al contenimento delle tariffe per i servizi a domanda individuale.


Le parti hanno inoltre espresso un parere e una valutazione positiva alla sperimentazione dei percorsi formativi promossi dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’istituto Lepido Rocco rivolti alle persone espulse dal mercato del lavoro e si impegnano ad un ulteriore rilancio e verifica dopo la pausa estiva .

Al fine di consentire agli anziani di tutti i Comuni di continuare a vivere nel proprio ambiente familiare e sociale anche quando l’autonomia diminuisce o cessa, le parti riconoscono che  è necessario sviluppare la rete dei servizi di assistenza domiciliare, come ad esempio i servizi di trasporto organizzati dalla Associazione “Don M. Labor”.

Sempre allo scopo di favorire la permanenza della persona anziana e/o disabile nel proprio ambiente di vita, l’Amministrazione si farà  promotrice di un ulteriore coordinamento tra i propri servizi e quelli erogati dalla Azienda Sociosanitaria Locale e nello specifico con il Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata, per una armonizzazione e integrazione dei servizi svolti.

Considerato che per la persona anziana è determinante lo scambio con l’esterno e che il rapporto con una pluralità di soggetti diversi allena alla relazione e allontana il deterioramento psicologico, vanno creati e potenziati ulteriormente momenti e luoghi di aggregazione.

È necessario, inoltre, prevedere e attivare una adeguata formazione/ addestramento del personale che attualmente opera nel lavoro di cura a domicilio perseguendo così nel percorso di emersione del lavoro nero e sviluppando una maggior integrazione con i servizi dei Comuni e delle ULSS, e dove si rendesse necessario creare momenti di formazione ad hoc per i familiari sviluppando così anche nuove opportunità di lavoro per i cittadini del territorio .

Il Comune di Fossalta di Portogruaro prosegue con la propria politica di assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica ad anziani e/o nuclei familiari in gravi difficoltà economiche e abitative e promuoverà di concerto con le organizzazioni sindacali momenti di confronto con l’Ater provinciale per sviluppare nuove politiche per la casa

Le parti verificheranno la presente intesa nel mese di Settembre 2010


Fossalta di Portogruaro, li 28 aprile 2010



Seguono firme