Riceviamo da Emergency

venerdì 30 aprile 2010

Grazie
Cari amici,

vorrei ringraziarvi dello straordinario sostegno che avete dato a Emergency in questa difficile situazione.
Insieme a voi abbiamo vissuto un periodo di grande preoccupazione per i nostri operatori umanitari e per l'ospedale di Lashkar-gah, l’unica struttura nella regione in grado di offrire cure chirurgiche gratuite e di qualità alle tante vittime di guerra.
Come sapete, i nostri tre colleghi italiani sono stati rilasciati con tante scuse. Un rilascio, come hanno detto gli stessi servizi di sicurezza afgani, frutto non di pressioni di sorta ma dovuto a una semplice, banale verità: sono innocenti. L’avevamo detto fin dal primo, durissimo giorno, e voi con noi. Dei sei collaboratori afgani che erano stati prelevati insieme agli italiani, cinque sono stati rilasciati il 28 aprile; sul sesto stanno proseguendo le indagini. I nostri avvocati e il nostro personale a Kabul continuano naturalmente a monitorare la situazione.

Stiamo già lavorando per la riapertura dell’ospedale di Lashkar-gah: continuare ad assicurare assistenza alle vittime di guerra – per il 40 percento bambini – è la nostra priorità, come lo è stata per i quindici anni della nostra storia.
Siamo riusciti ad affrontare a testa alta questi giorni durissimi grazie a due fattori. Il primo, naturalmente, era la consapevolezza che i nostri fossero innocenti. Ma l’altro ingrediente fondamentale siete stati voi: il vostro sostegno, le mail e le telefonate, la presenza a piazza San Giovanni (con il corpo o con lo spirito), le quattrocentomila firme in quattro giorni. Di tutto questo, non sappiamo  come ringraziarvi. Anzi, lo sappiamo: continuando a fare sempre di più e sempre meglio il nostro lavoro, curando chiunque ne abbia bisogno.  E siamo sicuri che voi non ci farete mancare il vostro sostegno in futuro, anche con un gesto che a voi non costa nulla, come la devoluzione del 5 per mille per gli ospedali di Emergency.

Ancora una volta, grazie di cuore. A presto,

Cecilia Strada

Presidente di Emergency

Firmato l' accordo con il Comune di Fossalta di Portogruaro

mercoledì 28 aprile 2010

Riportiamo il testo dell'accordo firmato tra le  OO.SS. CGIL, CISL, UIL e le Organizzazioni sindacali dei pensionati con il Comune di Fossalta di Portogruaro.

COMUNE DI FOSSALTA DI PORTOGRUARO
PROVINCIA DI VENEZIA




PROTOCOLLO DI INTESA

Le organizzazioni sindacali Cgil Cisl Uil confederali, di categoria e  dei pensionati della Venezia Orientale intendono impegnarsi unitamente al Comune di Fossalta di Portogruaro nell’obiettivo di estendere e qualificare sempre più la contrattazione confederale, in particolare in questo momento di grave crisi economica ed occupazionale.

Negli incontri effettuati nei mesi  scorsi  si è constatato, infatti, come la crisi abbia aggredito anche il territorio del Portogruarese e come vi sia un importante aumento della richiesta di interventi di aiuto che riguardano differenti fasce della popolazione in difficoltà.
Preso atto che il Comune di Fossalta di Portogruaro ha approvato il bilancio di previsione confermando e aumentando le spese previste per il sociale, mantenendo così la costituzione di un fondo per il sostegno delle  famiglie e dei singoli in condizioni di bisogno e utile ad adottare una serie di misure per contrastare la crisi, le parti convengono di :

confermare il protocollo siglato lo scorso anno
di attivarsi nel breve periodo per un confronto locale da tenersi nel prossimo mese di Maggio tra tutti i soggetti pubblici e privati, organizzazioni sindacali, istituti bancari per affrontare la crisi e rilanciare il lavoro nel territorio
operare per recuperare  tutti i contributi utili per affrontare la crisi, come per esempio finanziamenti europei, regionali, provinciali e impegnarsi a divulgare e illustrare con il coinvolgimento della struttura di base delle organizzazioni sindacali i materiali recentemente prodotti dalla Conferenza dei sindaci sui sussidi anticrisi


Inoltre il Comune di Fossalta di Portogruaro e le OO.SS si renderanno parte attiva per giungere ad un accordo di collaborazione tra pubblico e privato, associazioni di categoria e istituti di credito per prevedere l’anticipo della cassa integrazione ove non sia immediatamente pagata e per sperimentare progetti di microcredito per famiglie in difficoltà che hanno particolari emergenze occupazionali o abitative.

Il Comune di Fossalta di Portogruaro si impegna a proseguire nell’azione di sostegno alle spese ordinarie incidenti sui bilanci familiari a favore dei contribuenti colpiti dalla crisi occupazionale e al contenimento delle tariffe per i servizi a domanda individuale.


Le parti hanno inoltre espresso un parere e una valutazione positiva alla sperimentazione dei percorsi formativi promossi dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’istituto Lepido Rocco rivolti alle persone espulse dal mercato del lavoro e si impegnano ad un ulteriore rilancio e verifica dopo la pausa estiva .

Al fine di consentire agli anziani di tutti i Comuni di continuare a vivere nel proprio ambiente familiare e sociale anche quando l’autonomia diminuisce o cessa, le parti riconoscono che  è necessario sviluppare la rete dei servizi di assistenza domiciliare, come ad esempio i servizi di trasporto organizzati dalla Associazione “Don M. Labor”.

Sempre allo scopo di favorire la permanenza della persona anziana e/o disabile nel proprio ambiente di vita, l’Amministrazione si farà  promotrice di un ulteriore coordinamento tra i propri servizi e quelli erogati dalla Azienda Sociosanitaria Locale e nello specifico con il Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata, per una armonizzazione e integrazione dei servizi svolti.

Considerato che per la persona anziana è determinante lo scambio con l’esterno e che il rapporto con una pluralità di soggetti diversi allena alla relazione e allontana il deterioramento psicologico, vanno creati e potenziati ulteriormente momenti e luoghi di aggregazione.

È necessario, inoltre, prevedere e attivare una adeguata formazione/ addestramento del personale che attualmente opera nel lavoro di cura a domicilio perseguendo così nel percorso di emersione del lavoro nero e sviluppando una maggior integrazione con i servizi dei Comuni e delle ULSS, e dove si rendesse necessario creare momenti di formazione ad hoc per i familiari sviluppando così anche nuove opportunità di lavoro per i cittadini del territorio .

Il Comune di Fossalta di Portogruaro prosegue con la propria politica di assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica ad anziani e/o nuclei familiari in gravi difficoltà economiche e abitative e promuoverà di concerto con le organizzazioni sindacali momenti di confronto con l’Ater provinciale per sviluppare nuove politiche per la casa

Le parti verificheranno la presente intesa nel mese di Settembre 2010


Fossalta di Portogruaro, li 28 aprile 2010



Seguono firme

Convegno sulla Resistenza a La Salute di Livenza

martedì 27 aprile 2010

A La Salute di Livenza, sabato 24 aprile, al numeroso pubblico venuto ad assistere al convegno su Movimento democratico e Resistenza nel territorio organizzato dalla Lega SPI Livenza e dall'ANPI di Portogruaro, sono state illustrate le figure ad un tempo eroiche e tragiche raffigurate nella omonima grande Mostra  che ne conserva il ricordo: gli umili scariolanti che all'inizio del Novecento nelle paludi della Bassa hanno dato il via, uniti in leghe di miglioramento, ala prima richiesta di giustizia e di dignità, poi spenta dalla dittatura fascista. A queste si sono aggiunte quelle dei partigiani resistenti, figli di questi pionieri di democrazia che hanno dipanato, poi, il filo rosso del riscatto popolare, quelle delle vittime di una violenza diffusa che nel Portogruarese tra il 1943 ed il 1945 ha scritto la pagine tragiche degli impiccati di Blessaglia, di Portogruaro, degli uccisi delle varie contrade.
Nella sala della Delegazione di La Salute sono state rievocate le voci di Costante Garziera, partigiano, sindacalista, comunista e le ultime parole di Luigi Ciol che dal carcere di Udine scrive la sua ultima lettera ai genitori prima di essere giustiziato. Ma hanno parlato ai presenti anche i numerosi gesti di accoglienza nella famiglie contadinedegli ebrei e dei prigionieri alleati in fuga, le voci dei militari italiani caduti a Cefalonia e a Corfù e nei lontanifronti della guerra o a lungo confinati nei vari campi di internamento e di sterminio in Euroipa: per rinsaldare il progetto di un mondo futuro di domocrazia per le nuove generazioni.
Ricordiamo la lettera di Luigi Ciol (di Cintello di Teglio Veneto) alla famiglia prima della sua esecuzione.

Dalle mie prigioni vi scrivo.

Carissimi famigliari, 
vengo a voi con queste mie, ultime parole, facendovi sapere che sono
condannato a morte, ma non disperatevi per me.
Speriamo che tutto vada bene, se non va bene va male.
Cara Mamma se anche muoio io ti restano lo stesso altri quattro leoni, niente da fare così è il destino,
io e Gino Nosella, i più disgraziati dei condannati a morte.
Luigi detto Boschin parte per la Germania, vi faccio sapere che insieme a noi due è anche il cugino Benito di Cordovado, anche lui condannato a morte. Speriamo che tutto vada bene, ma siamo che aspettiamo momento per momentoe siamo in trentasette condannati a morte.
Un saluto ai parenti e paesani.
Una idea è una idea e nessuno la rompe. A morte il fascismo e viva la libertà dei popoli.
Un saluto a Natale Tomba e a sua moglie Gigia e ai padroni.
Se il destino e sfortuna mi rapì, vi chiedo perdono a tutti, papà mamma e fratelli.
Girare attorno qua e là per la prigione e a dirsi che siamo condannati a morte, ma ormai è così e viva la libertà dei popoli.
E' coì l'ultimo saluto che vi faccio.
Bacioni ai nonni che preghino per me tanto e vi bacio tutti.
Vostro Luigi.

Il valore del lavoro degli anziani

lunedì 26 aprile 2010

Welfare: SPI CGIL, lavoro degli anziani vale oltre 18 miliardi di euro l’anno.

Il 'lavoro' degli anziani e dei nonni italiani vale più di 18 miliardi di euro l'anno. A tanto ammonta, secondo uno studio dell'IRES per lo SPI CGIL, il valore delle attività di aiuto informale, di sostegno ai carichi familiari dei nonni e del loro impegno in organizzazioni di volontariato da parte delle persone anziane. Espresso in termini economico-monetari assoluti, il valore del loro impegno (18,3 miliardi di euro) equivale all’1,2% del Pil. Solo per la cura dei nipoti, calcola l’istituto di ricerche della CGIL, l'impegno dei nonni può arrivare ad essere paragonato ad un monte retribuzioni di 13,8 miliardi di euro l'anno. Lo studio sottolinea come a pesare siano in particolare le attività gratuite di aiuto e cura informale degli anziani che rappresentano una dimensione di grande rilievo, sia in assoluto sia in termini relativi ovvero rapportati al contributo sociale di altri gruppi di età.

Spettacolo per l'acqua pubblica

sabato 24 aprile 2010

Sabato 8 Maggio 2010 al Centro Culturale Leonardo Da Vinci alle ore 20:30 la Bottega del Commercio Equo e Solidale di San Donà di Piave è felice di poter OFFRIRE alla cittadinanaza uno spettacolo davvero imperdibile sull'ACQUA.
La Compagnia teatrale "Itineraria", che da anni si occupa di diritti umani, sta promuovendo in tutto il territorio nazionale, uno spettacolo che approfondisce alcuni aspetti importanti, e forse non molto conosciuti, su questo bene comune che è l'ACQUA.
Lo spettacolo è gratuito e vi garantiamo che è davvero coinvolgente e sorprendente, insomma merita davvero di essere visto.
Passate parola e invitate parenti ed amici gli farete proprio un bel regalo!
Vi aspettiamo!

Costituzione e 25 aprile

lunedì 19 aprile 2010

Riceviamo e pubblichiamo


25 APRILE: ORA PIU' CHE MAI CHIEDIAMO L'APPLICAZIONE DELLA COSTITUZIONE

Cari tutti,

come si sapeva, più di tanto la sarabanda delle elezioni non ha mutato la sostanza delle cose. Non s'è visto emergere nell'alveo di alcun partito o assembramento alcuna seria e credibile soluzione alla crisi morale, sociale ed economica che attanaglia il nostro Paese. Anzi, tra i nostri concittadini, in particolare tra quelli più attivi, s'è accentuato il senso d'incertezza e di disagio: mentre l'attuale è ormai totalmente screditata e s'alimenta solo più di miopi autocelebrazioni, una nuova, credibile, classe dirigente il nostro Paese pare incapace di darsela.
Benchè snobbati da ogni coalizione, se prima ne intuivamo l'assoluta urgenza, è ora evidente il nostro compito. Di fronte al progressivo smantellamento dello Stato e della Nazione, di fronte al quotidiano sfaldamento della responsabilità civica e sociale, di fronte all'implacabile erosione del benessere collettivo e del bene pubblico, il progetto sociale insito nella Costituzione di cui da sempre l'ANPI è appassionata sostenitrice, riveste ancor più attualità e valore. Se nella loro dialettica interna i partiti non riescono a produrre idonee strategie, all'ANPI non spetta sostituirli ma diffondere nel Paese, grazie all'eredità che la Resistenza e i Padri Costituenti ci hanno lasciato, la consapevolezza che, coniugando in modo equilibrato ed armonico la dignità individuale delle persone con la prosperità collettiva della società, la nostra Costituzione già ha individuato nel suo seno l'orizzonte entro cui tracciare la soluzione. A noi tocca quindi chiedere ai partiti il rispetto e l'aderenza al dettato costituzionale in modo che, in un dibattito aperto e democratico a cui ogni cittadino possa, con la propria sensibilità, apportare il proprio contributo, ognuno di essi possa farsi portatore di proposte e di confronto sulla base di concordanze d'opinione e strategia.
Importante in questa fase tanto confusa, il nostro compito consiste dunque nel chiedere e far chiedere, quasi esigere con forza dall'intero quadro politico, l'applicazione della Costituzione. Con l'acuirsi della crisi alcune sue disposizioni sono divenute imprescindibili. La Costituzione ha impostato lo Stato come struttura dei cittadini che si organizza responsabilmente per affrontare i nostri bisogni sia singoli che collettivi puntando al raggiungimento - come dice l'art. 3 - del pieno sviluppo della persona e della partecipazione della cittadinanza all'organizzazione dello Stato. Per garantire il corretto e proficuo funzionamento dell'intera società, con l'art. 43 la Costituzione autorizza lo Stato ad impegnarsi in prima persona nell'organizzazione di diritti sociali quali i servizi pubblici essenziali e le attività di pubblico interesse (istruzione, assistenza, trasporti, acqua, energia, informazione, giustizia, ecc.). Essa evidentemente ritiene che, per la loro intrinseca importanza, tali settori non possano non funzionare al meglio: ognuno giudichi se oggi così avviene. Ritenendoli basilari per il benessere collettivo, in particolare socialità, istruzione e lavoro, autentici motori della società e strumenti con cui i ceti più poveri hanno la possibilità di emanciparsi dalla propria condizione d'indigenza, nel quadro di un mondo in frenetica evoluzione fondato comunque sul lavoro lo Stato si impone anzi di dar loro qualitativa e quantitativa priorità sviluppando con l'art. 35 la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori in modo da garantirsi il concorso individuale al progresso della società. Infatti, pur riconoscendole come diritti, la Costituzione subordina l'iniziativa economica e la proprietà di imprese e singoli alla loro funzione sociale e all'interesse pubblico. Come per i singoli essa riconosce a chiunque con l'art. 2 la parità di diritti ma esige i doveri di solidarietà politica, economica e sociale. Fra tali doveri, la tassazione sulla base della capacità contributiva dei singoli deve essere alla luce dell'art. 53 realmente progressiva, unico strumento per ridurre le disuguaglianze che impediscono libertà e parità di partecipazione alla vita dello Stato da parte dei cittadini: ciò allora significa scongiurare la riduzione degli scaglioni contributivi e perseguire viceversa la riduzione delle imposte indirette che penalizzano i ceti poveri a vantaggio di quelli ricchi. Ecco, in una società equilibratamente organizzata in questo modo, si comincia realmente a intravvedere la parità dei diritti in termini economici, giuridici, politici e sociali, e si comincia a respirare aria di civiltà e di democrazia tanto che le pratiche dell'autonomia e del decentramento alle cui esigenze in base all'art. 5 lo Stato deve adeguare i propri principi e i propri metodi, appaiono indispensabili. Altrimenti di fatto restiamo schiavi della plutocrazia che, a costo di mentire sullo stato reale e sulla prospettiva delle cose, non nutre alcun interesse a risollevare il Paese dalla crisi morale, sociale ed economica, ma si contenta solo d'impedire che si trasformi in depressione facendo peraltro bene attenzione a mantenere in scacco con i favori i ceti poveri sotto il ricatto della privazione dei diritti. O, viceversa, a garantirsi posizioni di prestigio personale in modo da poter utilizzare da posizioni opposte lo stesso meccanismo.
Per questo con l'attuale generazione di politici l'applicazione della Costituzione, pur atto dovuto, è tutt'altro che scontata. Chi ambisce a piegare il bene comune a proprio uso e consumo, tanto di destra che di sinistra (come dimostra l'assenza di riferimenti alla Costituzione nei programmi elettorali di ogni schieramenti), la avverte come ferreo vincolo: non a caso la si definisce "sovietica" e da più parti se ne tenta da tempo la modifica. Ma, proprio per questo, per ogni cittadino italiano è indispensabile resistere in modo da poterne diffondere senza remore la consapevolezza. Si colga allora l'occasione del 25 aprile per proporre sulle piazze ed esigere in modo inequivocabile l'applicazione della Costituzione. Non è richiesta di una minoranza politica ma è esigenza e diritto dell'intero popolo italiano, conquistato con il sangue e il sudore dei nostri partigiani e delle loro famiglie. E' il dovere che le nostre Istituzioni sono tenute a rispettare e il mandato che noi dell'ANPI avvertiamo come imprescindibile e che rinnoviamo ogni 25 aprile e ad ogni commemorazione. La memoria sia dei partigiani che dei perseguitati, degli internati che dei deportati che delle vittime del nazifascismo, può essere onorata solo dando vita ad un sistema esattamente agli antipodi dell'inciviltà accentratrice del nazifascismo. E' strada ardua ma anche l'unica praticabile per uscire davvero dalle barbarie verso un concreto avvenire di civiltà.


Mauro Sonzini
studioso di Resistenza e Democrazia
vicepresidente ANPI Giaveno-Valsangone
via al Castello 13 - 10050 Coazze (TO)

Lettera aperta di una nostra iscritta al Sindaco di Udine

giovedì 15 aprile 2010

La compagna Imelde Rosa Pellegrini che da anni coniuga insieme la ricerca storica sul territorio e l'attenzione ai temi della marginalità e dell'accoglienza ci manda, per conoscenza, la seguente lettera aperta sulla quale vale la pena di riflettere.

Lettera aperta al Sindaco di Udine  dott. Furio Honsell

Nella tristezza dei tempi consola che un Sindaco ed una Giunta abbiano la sensibilità e il coraggio civile di  concedere a degli uomini in tutto uguali ad altri uomini la possibilità di seppellire i loro morti, seguendo il proprio rito religioso. Sta avvenendo in provincia di Udine dove, stando agli organi di stampa,  la Lega grida alla profanazione del cimitero friulano di Paderno perché lì si vuol seppellire con rito islamico una neonata mussulmana
Questi uomini che si oppongono ripetono, ci si augura senza saperlo, scelte che altri uomini molto prima di loro hanno fatto nei confronti degli ebrei ( gli extracomunitari dell’epoca), cui era negato spesso di seppellire i propri morti nella terra in cui si trasferivano per esercitarvi le loro attività. Non a caso, quando gli ebrei venivano ad insediarsi in un territorio veneto- friulano, conoscendo il rifiuto da cui erano circondati,  mettevano nel contratto  di locazione richieste precise: di “haver le loro sinagoghe “ e di avere “un luocho nelli borghi della terra , o fuor delli detti borghi per sepelir occorrendo li suoi morti , che Iddio non voglia” .
Ieri come oggi, quindi, le stesse paure, la stessa disumanità.
Con l’aggravante che da quei lontani eventi sono trascorsi invano  cinque secoli.

                                                            Imelde Rosa Pellegrini

Portogruaro 14 aprile 2010

Diamo all' Auser il 5 per mille

Generosità, amore, cultura. Gli anziani danno tanto, senza chiedere nulla in cambio. FACCIAMO ANCHE NOI QUALCOSA DI GRATUITO PER LORO. La nostra vita ne guadagnerà in futuro.
Auser è un'associazione nazionale impegnata a valorizzare il ruolo attivo degli anziani nella società. E' diffusa in tutta Italia, con 1400 sedi, 260.000 iscritti e 40.000 volontari attivi.
Il tuo 5 per mille ad Auser, significa consentirci di migliorare e ampliare i servizi che ogni giorno offriamo agli anziani che si trovano in difficoltà, a partire dalle attività condotte da Filo d'Argento. il telefono amico degli anziani.
Ricorda che destinare il 5 per mille ad una realtà come Auser, è una scelta soggettiva, che non incide sul tuo reddito, in quanto quota delle imposte comunque dovute. E non è alternativo all' 8 per mille.
Per destinare il % per mille all' Auser, firma nella casella  "ONLUS" e scrivi il nostro codice fiscale:
97321610582

Accordo tra organizzazioni sindacali e Comune di Fossalta di Portogruaro

lunedì 12 aprile 2010

Nell'incontro tenutosi oggi presso il Municipio di Fossalta di Portogruaro è stato raggiunto l'accordo tra il Comune e i rappresentanti delle Confederazioni sindacali CGIL, CISL e UIL ed i rispettivi sindacati dei pensionati sui servizi ai cittadini ed alle persone anziane di Fossalta.
Il testo dell'accordo verrà sottoscritto il giorno 22 aprile e noi lo pubblicheremo in quella data.

Sottoscritto l'appello per Emergency

A nome della Lega Spi Lemene, abbiamo sottoscritto oggi l'appello "Io sto con Emergency" dopo i fatti accaduti in Afghanistan e le varie voci successive ai fatti stessi.

Inaugurazione della mostra sulla resistenza a La Salute di Livenza

domenica 11 aprile 2010

Si è aperta , oggi, la mostra sul movimento democratico e sulla Resistenza  organizzata dall' ANPI in collaborazione con lo SPI CGIL "Lega Livenza" e con il patrocinio del Comune di S. Stino di Livenza.
La mostra merita certamente di essere visitata dalla popolazione di La Salute di Livenza, poichè quella località ha dato un contributo importante  alla Resistenza come risulta dai numerosi documenti presentati.
E' importante, però, che soprattutto i giovani e gli studenti vengano accompagnati a "studiare" la mostra stessa per rendersi conto dei sacrifici che sono alla base della vita democratica del nostro Paese.  

La mostra rimarrà aperta fino al 25 aprile ed il giorno 24 alle ore 15 si terrà un convegno sull'argomento della mostra cui parteciperanno Luigino Moro (Sindaco di S. Stino di Liv.), prof.ssa Imelde Rosa Pellegrini(Presidente ANPI di Portogruaro), Lorenzo Garziera (figlio del partigiano Costante), Daniele Baldo(segretario SPI Lega Livenza).

Mostra sulla Resistenza e sul Movimento Democratico a La Salute di Liv.

sabato 10 aprile 2010

Stiamo organizzandoci per la partecipazione alla apertura della mostra sulla Resistenza che avverrà domani 11 aprile nella delegazione comunale di La Salute di Livenza alle ore 10,30.
La mostra è stata organizzata dall'ANPI in collaborazione con lo SPI CGIL "lega Livenza" ed ha avuto il patrocinio del Comune di S. Stino di Livenza.