Crollo del potere d'acquisto dei salari

mercoledì 29 settembre 2010

REDDITI: IRES CGIL, LA CRISI DEI SALARI NEGLI ULTIMI DIECI ANNI

Nel corso degli ultimi dieci anni la perdita cumulata di potere d’acquisto dei salari lordi di fatto, sommata alla mancata restituzione del fiscal drag, si traduce in 5.453 euro in meno per ogni lavoratore dipendente alla fine del decennio. E' uno dei dati, tra i tanti, che emerge dal quinto rapporto IRES CGIL sulla dinamica dei salari nel corso dell'ultimo decennio. Dal rapporto si evince che la perdita cumulata calcolata sulle retribuzioni equivale a circa 44 miliardi di maggiori entrate complessivamente sottratte al potere d’acquisto dei salari. Questo spiega perché, nel decennio 2000-2010, le entrate da lavoro dipendente abbiano registrato una crescita reale (quindi al netto dell’inflazione) del 13,1% a fronte di una flessione reale di tutte le altre entrate del -7,1%.

In onore del martire partigiano Mario Cesca

mercoledì 22 settembre 2010

Il Presidente dell'ANPI di Portogruaro ci invia il seguente comunicato che
volontieri pubblichiamo.
Domenica 26 settembre, alle ore 10,30  sarà ufficialmente onorata  a Portogruaro la targa in memoria del concittadino Mario Cesca trucidato dai fascisti ad Udine il 24 settembre del 1944 e collocata  nell’omonima piazzetta che si affaccia in Via Fondaco.
Mario Cesca, nato a Portogruaro il 2 luglio 1923, ha trascorso i suoi primi anni di vita in borgo San Giovanni, il quartiere popolare  del fondaco e della dogana , fino a pochi anni fa zona di carico e di scarico del fiume Lemene.
Ottenne il diploma di perito industriale aeronautico ad Udine, dove operò come capo gruppo partigiano garibaldino  e successivamente come  comandante di distaccamento.
Il 18 settembre del 1944 fu catturato dalla polizia nazifascista e incarcerato nelle famigerate prigioni  di Via Spalato ad Udine. I suoi uccisori finsero di lasciarlo libero nelle prime ore del mattino del 24 settembre, in realtà per una esecuzione senza processo nei pressi del cimitero della città friulana dove fu brutalmente trucidato con un colpo a bruciapelo alla nuca. Il suo nome figura nella targa- ricordo dei martiri partigiani trucidati sulle mura del cimitero udinese. 
A tenerne viva la memoria a Portogruaro fu l’amico d’infanzia portogruarese Osvaldo Florean, anche lui prigioniero in Grecia durante il conflitto e i numerosi compagni ed amici partigiani del Friuli che gli dedicarono   un monumento funebre nel capoluogo friulano.
Alla commemorazione del 26 novembre e allo scoprimento della lapide che accomuna le due città che ne conservano unitamente la memoria saranno presenti il sindaco di Portogruaro e di Udine e le rappresentanze dell’ANPI di Udine, Venezia e Portogruaro.

I Sindacati europei a Bruxelles per il lavoro

CRISI : CES, IN 100MILA IL 29 SETTEMBRE A BRUXELLES PER IL LAVORO
La Confederazione Europea dei Sindacati (CES), in reazione alle misure di austerità messe in campo da numerosi paesi europei per effetto della crisi, promuove una grande mobilitazione europea per il giorno 29 settembre, con il supporto delle organizzazioni sindacali membri. Circa 100 mila persone, secondo la CES, prenderanno parte alla manifestazione in programma a Bruxelles mentre, contemporaneamente, si terranno manifestazioni in altre capitali europee (Roma una di queste). La CES sostiene che i lavoratori non possano essere gli unici a pagare per le speculazioni finanziarie, alla base della crisi economica. Per questo parallelamente alla manifestazione che si svolgerà in Belgio, ci sarà lo sciopero generale in Spagna e manifestazioni in Portogallo, Italia, Lettonia, Polonia, Cipro,Romania, Repubblica Ceca, Lituania, e Serbia.
Alla manifestazione non partecipano le italiane CISL e UIL

Dai poveri ai ricchi

venerdì 17 settembre 2010

Metà delle risorse per i poveri consegnate ai ricchi
Il sindacato dei pensionati della CGIL fa sapere che nel 2008 su circa 4,6 miliardi solo un terzo è andato a chi ne aveva bisogno.
“IL GOVERNO HA TOLTO AI POVERI PER DARE AI RICCHI”

Su circa 4,6 miliardi di euro destinati nel 2008 dall'attuale governo alle famiglie meno abbienti, solo un terzo è andato a quelle che ne avevano davvero bisogno. La metà dei soldi sono stati dati alle famiglie ricche e del ceto benestante. “E nel 2009 vista la natura degli strumenti, non può essere andata meglio”. E' quanto emerge da uno studio condotto dal sindacato dei pensionati della CGIL sui dati della Commissione di indagine sull'esclusione sociale che opera alle dipendenze del Ministero del Lavoro. Nel calcolo vengono individuate le risorse spese, nel 2008, per social card, bonus famiglia, bonus elettrico e abolizione dell'ICI sulla prima casa.


Secondo lo studio per quanto riguarda l'abolizione ICI sulla prima casa, sui 2 miliardi di euro spesi, solo 23 milioni di euro sono finiti ai 'poveri assoluti', mentre ben 725 milioni di euro (36%) sono andati a vantaggio dei ricchi; ai 'poveri relativi', sono andati 132 milioni di euro mentre la classe media ha ricevuto 855 milioni di euro, 43% del totale. Inoltre sui quasi 2 miliardi (1.936 milioni) di euro stanziati per bonus famiglia e social card , il 75% è andato alle famiglie meno abbienti, mentre il 25 per cento è comunque finito alle famiglie medie e ricche. Anche il 2% circa dei 385 milioni di euro stanziati per la social card è andato a chi non ne aveva certo bisogno; così come il 5% dei 282 milioni di euro spesi  per il bonus elettrico.

Lo SPI CGIL resta convinto che, in questa fase, “il solo obiettivo del movimento sindacale deve essere l'affermazione di una politica economica e sociale che promuova il lavoro e lo sviluppo e renda meno ingiusto questo paese”. “La via maestra per ridistribuire la ricchezza – spiega Cantone - resta quella fiscale” ossia la “lotta all'evasione e tassazione delle rendite più elevate per reperire le risorse necessarie a contrastare la povertà e aumentare il reddito da lavoro e le pensioni” afferma la sindacalista secondo la quale, su queste priorità e sul fondo per la non autosufficienza “il sindacato dei pensionati, cosi come CGIL, CISL e UIL, da tempo hanno indicato strumenti e obiettivi. Su questo – conclude - il governo ci deve rispondere, e se troverà un sindacato unito, non avrà scappatoie”.

CGIL - CISL - UIL uniti per Sakineh

venerdì 10 settembre 2010

CGIL CISL UIL Confederali di Venezia esprimono la propria soddisfazione nell’apprendere la
sospensione della lapidazione di Sakineh.
Riteniamo che tutte le iniziative di mobilitazione internazionali messe in campo per salvare
Sakineh, la donna iraniana condannata alla lapidazione dopo l’accusa di adulterio, hanno
sortito un primo effetto. Il verdetto però viene fermato solo per il momento dalle Autorità
iraniane.
Le organizzazioni sindacali continueranno perciò nel proprio impegno di mobilitazione
affinché questo atto disumano, brutale, atroce e di ingiustificata violenza, venga
assolutamente annullato.
CGIL CISL UIL ritengono questa una barbarie indicibile perpetrata contro una donna, lesiva
della libertà e dei diritti umani che non trova giustificazione sotto alcun codice morale o
religioso.
Non è possibile stare in silenzio di fronte a simili atti che violano i diritti universali,
come vanno condannate le continue violazioni di diritti politici, sindacali e le continue
discriminazioni nei confronti delle donne, delle minoranze religiose ed etniche presenti in
tante aree del mondo.
CGIL CISL UIL di Venezia esortano tutti i lavoratori, i pensionati e i cittadini ad aderire

agli appelli e alla mobilitazione internazionale, che deve continuare con l’obbiettivo di
creare una cultura contro qualsiasi forma della pena di morte.
Le Confederazioni di Venezia chiedono alle istituzioni locali di farsi parte attiva
attraverso azioni politiche per favorire tale obiettivo.

                              Segreterie CGIL CISL UIL di Venezia