CENTRALI A BIOMASSE NEL PORTOGRAURESE

giovedì 26 gennaio 2012

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Come siamo messi con le centrali a Biomasse?
•CEREAL DOCKS : grazie all'assiduo controllo dei residenti e del Comitato
perchè l'attività non provochi inquinamenti di ogni tipo, la centrale, dopo
qualche giorno di funzionamento, è spenta. Ciò nonostante la centrale
potrebbe essere messa in funzione grazie alla sentenza del T.A.R. Veneto
che tra l'altro non ha tenuto minimamente conto dell'adiacente attività della
San Marco Gas, pericolosa, tanto da essere soggetta alla normativa su
grandi rischi (anche detta legge Seveso). Chi ha visto fumare il camino si è
reso conto degli effetti dell'eliminazione del famoso filtro a manica,
(ritenuto dalla Regione Veneto una modifica non sostanziale) che
comporterà l'avere nell'aria 8 tonnellate in più all'anno di polveri sottili,
minando così ancor di più la salute nostra e dei nostri figli.
•Il comune di Portogruaro ha ora fatto ricorso al Consiglio di Stato
contro Cereal Doks, chiedendo la sospensiva della sentenza del T.A.R.
Veneto.
•ANCHE NOI NON CI FERMIAMO e faremo “ulteriore ricorso a
sostegno” consapevoli di esprimere così la volontà della stragrande
cittadinanza.
A Villanova di Fossalta di Portogruaro, grazie all'azione coordinata di tutti i
comitati che hanno evidenziato alle autorità competenti l'inizio dell'attività senza
che tutto sia a norma, dal 06.12.11 la centrale della Zignago Power è ferma.
Nel breve periodo di funzionamento tutti si cono resi conto dell'immane pericolo
che sovrasta anche gli abitanti del Portogruarese che si vedranno recapitare
a domicilio senza volerlo i residui della combustione di ben 330 tonnellate al
giorno di legname (per ora). Il comune di Fossalta di Portogruaro ha risposto ai
comitati che non risultano eseguiti i collaudi delle strutture e dell'impianto e
pertanto, del problema è stata investito il Servizio Igiene Sicurezza Ambienti di
Lavoro (S.P.I.S.A.L.) dell'ASL 10 di Portogruaro e si rimane in attesa della relativa
risposta.
Per discutere di questa situazione e delle iniziative che intendiamo
promuovere per tutelare il nostro territorio e la salute dei nostri figli,
prossimamente verranno indette delle assemblee che verranno ampiamente
pubblicizzate.
•I COMITATI STANNO TENENDO TESTA A CHI VUOLE ACCENDERE LE
CIMINIERE;
•SOSTENETE L'AZIONE DEI COMITATI;
•INFORMATEVI E INFORMATE DEI PERICOLI DELLE POLVERI SOTTILI;
•UNIAMOCI PER CONTRASTARE LA ROVINA DEL NOSTRO
TERRITORIO, DEL TURISMO E AGRICOLTURA AD ESSO COLLEGATO.
Comitato Cittadino “NO CENTRALE CEREAL DOCKS”
Per info: nocentralecerealdocks@libero.it stampato in proprio

RIFORMA DELLE PENSIONI E GIOVANI

mercoledì 25 gennaio 2012

SPI CGIL, i problemi dei giovani non si risolvono per miracolo ma solo con il lavoro

 “I problemi dei giovani non si sono dissolti nell’aria come per miracolo attraverso la riforma delle pensioni – come sembra sostenere il Ministro Fornero – ma si risolveranno solo ed esclusivamente attraverso un piano per l’occupazione perché senza un lavoro oggi non ci sarà nessuna pensione domani”. E' quanto dichiara il Segretario Generale dello SPI CGIL, Carla Cantone in merito alla riforma delle pensioni e alle dichiarazioni del Ministro Fornero sui giovani.

Secondo la leader dello SPI CGIL, prima di parlare della sua riforma in termini di equità il Ministro del Welfare “deve, piuttosto, ricordarsi degli otto milioni di pensionati a cui è stata bloccata la rivalutazione della propria pensione”. Così come, prosegue Cantone “deve ricordarsi che è solo grazie alla forte spinta del movimento sindacale che è stato possibile modificarla portando il blocco dell’indicizzazione da una a tre volte il minimo”.

Per lo SPI CGIL la partita, quindi, è tutt’altro che chiusa perché, conclude la dirigente sindacale “non rinunciamo a tutelare il potere d’acquisto dei pensionati, già penalizzato dal governo Berlusconi e ora anche dall’ultima manovra”.
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ACCORDO TRA CGIL, CISL, UIL

giovedì 19 gennaio 2012

CGIL, CISL, UIL approvano la piattaforma unitaria da presentare al Governo



Le Segreterie Confederali unitarie di CGIL, CISL, UIL, riunite nella sede nazionale della CGIL a corso Italia, hanno approvato oggi il testo con le proposte da presentare al governo Monti in tema di crescita, equità sociale e fiscale e naturalmente occupazione e pensioni. Oltre all'approvazione di una piattaforma comune i sindacati confederali chiedono al Governo l'apertura di un confronto proprio sulla base delle proposte presentate oggi alla stampa, “con l'obiettivo prioritario di invertire la pericolosa tendenza recessiva in atto da alcuni mesi e di realizzare al più presto l'obiettivo di far ripartire la crescita”.

I Segretari Generali di CGIL, CISL, UIL, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti hanno dato anche notizia della creazione di una commissione che avvierà il lavoro della certificazione degli iscritti per arrivare a definizione della rappresentatività delle organizzazioni sindacali.

Serve un "piano per il lavoro" con l'obiettivo di "far ripartire la crescita", è dunque il messaggio che i sindacati confederali rilanciano oggi al Governo. CGIL, CISL, UIL sostengono che "la gravita' della crisi impone un cambiamento nella politica economica del Governo che è chiamato a mettere in atto politiche che favoriscano la crescita".

Alla domanda dei giornalisti sulla data dell'apertura del confronto con il Governo, i Segretari Generali hanno risposto di non avere avuto finora nessuna convocazione ufficiale anche se l'avvio del confronto sembra ormai imminente visto anche che il ministro Fornero ha concluso il suo giro di incontri preparatori con le parti sindacali e industriali. I leader sindacali hanno risposto anche alle domande sull'articolo 18. Il Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, ha ribadito, per l'ennesima volta, che l'articolo 18 non farà parte del negoziato e ha confermato che il Governo non è affatto intenzionato a riproporlo al tavolo.

Completamente d'accordo con Camusso anche Bonanni e Angeletti, secondo i quali non è il sindacato che è ideologico e pregiudiziale, ma caso mai chi continua a riproporre una questione che non risolve affatto nessuno dei problemi urgenti. E i problemi urgenti e perfino drammatici (come nel caso dei lavoratori che stanno fuori dalle aziende, ma che non hanno ancora diritto alla pensione), riguardano appunto l'occupazione, la riforma in senso universale ed estensivo degli ammortizzatori sociali, la rivisitazione delle norme sulle pensioni. “La difficile situazione occupazionale – si legge nella piattaforma unitaria che trovate integrale qui sotto nel link - rende necessario mettere all’ordine del giorno l’attuazione di un piano per il lavoro, a partire dall’emergenza della disoccupazione giovanile e femminile, particolarmente accentuata nel Mezzogiorno e dalla necessità di reimpiegare le centinaia di migliaia di lavoratori ancora coinvolti dagli ammortizzatori sociali”.

“A questo fine – dicono ancora le Segreterie di CGIL, CISL, UIL - verranno presentate nell’imminente confronto con il Ministro del Lavoro le proposte del Sindacato Confederale in materia di incentivazione per nuova occupazione, per tutelare maggiormente il lavoro flessibile, per riordinare ed estendere il sistema degli ammortizzatori sociali, per una revisione e una gradualizzazione  degli interventi di fine 2011  in campo previdenziale, in particolare quelli a maggiore impatto negativo sulla situazione occupazionale e le prospettive di vita e di reddito delle persone. In aggiunta e in conseguenza alle diffuse difficoltà occupazionali, si è determinato nel Paese un processo progressivo ed inesorabile di perdita del potere di acquisto delle retribuzioni e delle pensioni, accentuato  dalle manovre restrittive sul  bilancio realizzate nel 2011 che hanno inciso pesantemente in materia di costo dei carburanti, di incremento della fiscalità locale e addizionali regionali, di aumento delle imposte sulla prima casa e dell’Iva, mancata rivalutazione delle pensioni  ed hanno fatto aumentare in modo preoccupante situazioni di difficoltà economica e sociale per milioni di persone”.

Anche sulle liberalizzazioni CGIL, CISL, UIL sono pronte al confronto, ma nel merito delle tante questioni aperte, mentre tra tutte viene giudicata prioritaria la riforma fiscale.





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L'ITALIA SONO ANCH'IO

lunedì 2 gennaio 2012


E' iniziata anche a Portogruaro la raccolta  firme per dare la cittadinanza ai bambini figli di stranieri nati in Italia ed il diritto di voto ai lavoratori regolari che i risiedono nel nostro Paese da almeno cinque anni.

Lo SPI CGIL partecipa alla campagna e invita i cittadini a sottoscrivere le proposte di legge di iniziativa popolare sui moduli che si trovano all'Ufficio Elettorale del Comune di Portogruaro.


Una riforma del diritto di cittadinanza che preveda che anche i bambini nati in Italia da genitori stranieri regolari possano essere cittadini italiani e una nuova norma che permetta il diritto elettorale amministrativo ai lavoratori regolarmente presenti in Italia da cinque anni.
Per raggiungere questi obiettivi le due proposte di legge di iniziativa popolare debbono raccogliere 50mila firme entro la fine di febbraio 2012.  Ci sono oltre cento città al lavoro con altrettanti comitati e migliaia di volontari che stanno raccogliendo firme.

•    ACLI
•    ASGI
•    RETE G2 - SECONDE GENERAZIONI -

•    ARCI
•    CARITAS ITALIANA
•    CENTRO ASTALLI
•    CGIL
•    EMMAUS
•    FCEI
•    LIBERA
•    CNCA
•    LUNARIA
•    MIGRANTES
•    IL RAZZISMO è UNA BRUTTA STORIA
•    TAVOLA DELLA PACE
•    COMUNE DI REGGIO EMILIA
•    TERRA DEL FUOCO
•    UGL
•    COORDINAMENTO ENTI LOCALI PER LA PACE



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