martedì 26 giugno 2012

INPS: CGIL, serve piano industriale, basta indiscrezioni
“A sei mesi dal decreto Salva Italia non c'è ancora nessun piano industriale per il Super INPS mentre si continua a giocare coi numeri e con le aspettative e i timori dei lavoratori”. E' quanto affermano la Segretaria Confederale della CGIL, Vera Lamonica, e la Segretaria Generale della FP CGIL, Rossana Dettori, in merito al piano di accorpamento di Inpdap ed Enpals nell'Inps diffuso oggi da 'Il Messaggero'.

“Sono passati circa sei mesi dall’approvazione del decreto Salva Italia e continua a non essere esplicitato e reso pubblico un vero e proprio piano industriale e di riorganizzazione funzionale del nuovo Ente”, affermano le due dirigenti sindacali nel sottolineare che “ciò che del dibattito pubblico ha interessato in questi mesi l’Inps continuano ad essere indiscrezioni giornalistiche, veline e dichiarazioni stampa tutte giocate sui numeri: quelli relativi degli 'esodati' della riforma Fornero, quelli dei possibili milioni di euro di risparmio che deriverebbero dal processo di accorpamento degli enti, quelli delle lavoratrici e dei lavoratori in esubero”.

Lamonica e Dotteri aggiungono inoltre che “da un Governo di 'tecnici' e da un Ente a caratteristica 'operativa' ci aspetteremmo veramente qualcosa d’altro. La si smetta una volta per tutte di giocare coi numeri; la si smetta di offrire alle lavoratrici ed ai lavoratori coinvolti in questo grande e complicato processo di riorganizzazione uno spettacolo così confuso, contraddittorio, schizofrenico e strumentalmente allarmista. La risposta che ci aspettiamo è che si fornisca al dibattito pubblico un piano industriale credibile sul quale coinvolgere positivamente le lavoratrici ed i lavoratori”.

La CGIL e  la FP CGIL, quindi, “chiedono a tutti di far cessare immediatamente quest’uso 'contabile' dei temi che interessano l’Inps, a cominciare da quelli che interessano il lavoro, i livelli occupazionali, le paventate mobilità. In tutto il lavoro pubblico è partita la mobilitazione unitaria contro una 'spending review' che per il Governo si traduce esclusivamente in riduzione di risorse per i servizi di welfare, di tagli ai livelli occupazionali, di compressione dei perimetri pubblici. Questa mobilitazione attraverserà anche l’Inps, a maggior ragione se il quadro entro il quale quella riorganizzazione deve procedere è così desolante e approssimativo”, concludono Lamonica e Dettori.


lunedì 25 giugno 2012


NUOVO PIANO SOCIO SANITARIO: UN’OCCASIONE MANCATA

Salute e sanità sono due concetti diversi. Una buona salute si costruisce con una buona sanità ma
soprattutto con un continuo investimento sull’appropriatezza delle cure e sulla presenza nel
territorio di una rete di assistenza di pronto intervento. Per questo la CGIL valuta negativamente
l’approvazione del PSSR. Il risultato del dibattito conclusosi ieri sera conferma il prevalere di pure
logiche orientate agli equilibri politici e di potere interni alla maggioranza (Lega-PDL) sulle
esigenze dei cittadini.
La crisi economica e la preoccupazione di far costare tutto meno sta minacciando il modello di
welfare faticosamente costruito nel dopoguerra. Una popolazione che ’invecchia presenta bisogni e
patologie con diverse gravità che possono essere gestite a domicilio a patto che in quel contesto
vengano portati i corretti presidi e interventi. Come ricorda la nostra Costituzione (art. 32) questa è
una responsabilità pubblica e un interesse di tutta la collettività. Per questo CGIL – SPI – FP non
concordano con l’idea, più volte ribadita anche nelle linee guida per il nuovo PSSR, che l’obiettivo
primario debba essere quello di contenere la spesa e che per farlo si debbano tagliare i servizi,
bloccare il turn-over e fermare la contrattazione per i dipendenti del comparto.
CGIL – SPI – FP ripropongono un “Patto per la salute”, che salvaguardi e rilanci le eccellenze del
modello sociosanitario di questa Regione; un modello che negli anni si è quanto meno appannato,
ma che riteniamo possibile riformare e rilanciare, avendo come obiettivo primario la centralità della
persona e una più forte integrazione sociosanitaria, che passa dalla definizione dei LEPS (livelli
essenziali delle prestazioni sociali) e dei Livelli essenziali per la non autosufficienza e la disabilità,
come primo passo per ricostituire e razionalizzare le risorse necessarie per garantire qualità e
universalità nell’accesso ai servizi e alle prestazioni.
La CGIL, lo SPI e la FP non condividono l’eccesso di enfasi che nel PSSR viene messa
nell’attribuire alle famiglie (si scrive famiglia ma in realtà si pensa alle donne) l’intero onere del
lavoro di cura a persone non autosufficienti o disabili gravi, una sorta di assistenza “fai da te”
perché la vera domiciliarità è fatta da un insieme di politiche e di servizi territoriali e domiciliari
che dovrebbero servire ad aiutare e sostenere le famiglie; servono strutture intermedie di
riabilitazione, ricoveri di sollievo, percorsi per la dimissione protetta.
Per una efficace programmazione sociosanitaria occorre tenere conto dei fabbisogni di salute della
popolazione che sono connessi all’età, al genere, alle diverse situazioni epidemiologiche, alla
presenza di migranti, all’invecchiamento e quindi all’aumento delle patologie croniche, alle
crescenti e diffuse situazioni di disagio psichico, all’esigenza di un sostegno vero alla genitorialità,
al rilancio dei consultori familiari come luoghi per la promozione e la tutela della salute delle
donne, alla necessità di costruire percorsi di educazione alla salute e di adeguati stili di vita già a
partire dall’infanzia e più ancora nella fase dell’adolescenza.
Per questo CGIL – SPI – FP si batteranno per:  

- Riqualificare la spesa per contrastare gli effetti dell’ennesimo ricorso ai tagli lineari. Per fare
questo occorre partire dal sistema di governo, a cominciare da una nuova definizione degli
ambiti territoriali delle ULSS, il cui numero va adeguato a un’attenta razionalizzazione ed
efficiente funzionalità, per restituire un maggiore protagonismo ai Comuni, alle conferenze dei
Sindaci e ai Piani di Zona.
- Definire le schede di dotazione ospedaliere e territoriali e i nuovi standard delle dotazioni
organiche del personale, avviando la programmazione per la realizzazione concreta delle Case
della Salute in grado di garantire assistenza territoriale sul modello H24, sette giorni su sette. Le
Case della Salute devono essere strutture di continuità assistenziale e terapeutica, con il
coinvolgimento di tutti i professionisti delle cure primarie, a partire dai Medici di Medicina
Generale.
- Riqualificare la medicina specialistica territoriale, oggi largamente inadeguata.
-Applicare e finanziare adeguatamente la legge n. 30 del 2009 per dare esigibilità alle
opportunità di prestazioni per i disabili e per i non autosufficienti.
- Coinvolgere su questa progettualità l’insieme delle professioni sanitarie, sociali e assistenziali,
anche in considerazione di quanto potrà emergere dal confronto nazionale che si è aperto e che
dovrà davvero rimuovere il blocco della contrattazione.

La CGIL, lo SPI e la FP, infine, riconfermano il giudizio negativo sul ricorso alla finanza di
progetto che, in questi anni, ha prodotto l’aumento esponenziale degli oneri a carico del pubblico, e
propongono la rimessa in discussione dell’utilità di progetti più o meno faraonici per nuovi ospedali
per favorire al contrario lo sviluppo e la diffusione di servizi territoriali di prossimità.
Queste sono le esigenze dei veneti e su queste la CGIL, lo SPI e la FP intendono misurare nei
prossimi mesi le scelte della Giunta regionale e su questo punto ribadiscono la richiesta che si apra
un reale tavolo di confronto.
==========
Segreterie regionali CGIL – SPI – FP
Mestre, 21 giugno 2012 


---------------------------------------------------------

mercoledì 20 giugno 2012

Riforma Costituzione: nota della CGIL sull’incontro del 14 giugno
Il 14 giugno si è svolto un incontro sulla riforma della Costituzione, promosso dall'Associazione Bruno Trentin con la CGIL Nazionale. L'incontro, cui hanno partecipato i professori di diritto costituzionale Vittorio Angiolini e Gianni Ferrara, è stato introdotto da Guglielmo Epifani, con le conclusioni del Segretario Generale Susanna Camusso.
Durante la discussione è emersa forte preoccupazione per il testo di riforma costituzionale presentato dalla I Commissione all'aula del Senato, e incardinato in questi giorni nei lavori parlamentari, e una netta contrarietà alla proposta di stravolgere l’ordinamento della Repubblica introducendo un sistema semipresidenziale, come proposto dagli emendamenti presentati in aula dal PDL.
Il testo di riforma della II parte della nostra Costituzione presenta, infatti, problematicità di duplice natura: di metodo e di merito.
Sul metodo, innanzitutto, si è rilevato che si è redatta una proposta di riforma della Carta fondamentale in poche settimane, senza alcuna discussione pubblica, in un momento particolarmente delicato per l’Italia e l’Europa, in cui tutta la popolazione rivolge le proprie attenzioni a ben altre questioni, e, per di più, senza che durante i lavori parlamentari preparatori ci sia stato alcun coinvolgimento delle rappresentanze civili e sociali. Si è evidenziato, inoltre, come i continui tentativi di riforma della Costituzione perpetrati in numerose occasioni negli ultimi anni, perfino con più frequenza di quanto non si promuovano modifiche alle leggi ordinarie, contribuiscono a snaturare la Carta, sminuendone il Suo essere casa comune e riferimento valoriale per tutta la cittadinanza. E proprio per la Sua natura di casa comune di tutti i cittadini, non è pensabile usare la nostra Carta fondamentale come strumento utile a superare la fase di grave delegittimazione del sistema politico, e partitico in particolare, approntando modifiche costituzionali non omogenee e dibattendo perfino su uno stravolgimento dell'ordinamento della Repubblica con l'introduzione del semi-presidenzialismo, rinviando, invece, i due provvedimenti di natura istituzionale che paiono prioritari: la riforma della legge elettorale e una legge che disciplini i partiti in attuazione dell'articolo 49 della Costituzione, prevedendo requisiti di democrazia nei processi decisionali interni. Non è cambiando la Costituzione che si può pensare di riformare la politica e di restituirle legittimità.
Le questioni di merito sul testo licenziato dalla Commissione, invece, che destano particolare preoccupazione sono: le modalità con cui si cerca di superare il bicameralismo perfetto e il rafforzamento dei poteri del Governo, a scapito del Parlamento. La riduzione del numero dei parlamentari, invece, è un intento condivisibile, ma rimane prioritario rivedere i modi con cui sono eletti deputati e senatori, riformando la legge elettorale.
Si è evidenziato come le modifiche volte a sancire la fine del bicameralismo perfetto, frutto evidente di un compromesso tra le diverse forze politiche, sono approssimative nel loro complesso e rischiano, per la loro formulazione poco chiara, di provocare grande incertezza nel procedimento
legislativo e di riprodurre in sede parlamentare - con la differenziazione di competenza legislativa tra Camera e Senato affidata a una “prevalenza” di materia oggetto delle leggi in esame di cui all'art. 117, terzo comma, e 119 - i conflitti di attribuzione per le materie di legislazione concorrente o statale che ha già prodotto numerosi ricorsi presso la Corte Costituzionale, con l'inevitabile conseguenza di rallentare o paralizzare i lavori delle Camere.
Ancor meno condivisibile è parso il tentativo di attribuire al Governo, in una repubblica parlamentare che tale deve rimanere, un sopravalore sul Parlamento, reprimendo la dialettica parlamentare, relegando le Camere a mere ratificatrici di provvedimenti immutabili e facendo venir meno la responsabilità di deputati e senatori nell'esercizio della funzione legislativa e della rappresentanza politica. Il rafforzamento del Governo, previsto dalla proposta di riforma, rompe, infatti, l’indispensabile equilibrio istituzionale tra Governo e Parlamento a favore del primo, con la mortificazione del secondo. Con le disposizione contenute nel testo di riforma proposto, infatti, verrebbe gravemente ridimensionato, se non del tutto cancellato, il ruolo del Parlamento come luogo istituzionale in cui devono trovare prioritariamente cittadinanza la partecipazione plurale e la rappresentanza democratica.
Infine, si è affermata la necessità imprescindibile di un quadro istituzionale in cui ci sia un chiaro e definito bilanciamento dei poteri, in cui siano definiti gli organi di garanzia e in cui il Governo, e la politica in generale, non possono ritenersi autosufficienti nel loro agire, ignorando le diverse istanze politiche e sociali, ma devono confrontarsi e cooperare con i diversi livelli istituzionali e con il mondo della rappresentanza.
In conclusione del dibattito, si è stabilito di chiedere un incontro alle Commissioni e ai gruppi parlamentari e si è ritenuto utile invitare tutte le strutture ad organizzare momenti di confronto e di dibattito sul tema, in particolar modo in occasione delle feste, ove programmate.

--------------------------------------------------------

martedì 19 giugno 2012

Pensionati: sindacati, il 20 giugno mobilitazione nazionale, il futuro non si taglia
Tre manifestazioni a Milano, Roma e Bari promosse da SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL per chiedere al governo interventi urgenti in difesa del potere d’acquisto delle pensioni, per una nuova politica fiscale e sul welfare »


Tre manifestazioni a Milano, Roma e Bari per una grande mobilitazione unitaria dei pensionati italiani, promossa, per mercoledì 20 giugno, da SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL, per sollecitare il governo, il Parlamento, le forze politiche e le istituzioni locali ad intervenire con urgenza per sostenere il potere d’acquisto delle pensioni, per una nuova politica fiscale e per un welfare pubblico che sia in grado di rispondere alle esigenze degli anziani con una particolare attenzione verso quelli non autosufficienti.

Secondo i sindacati, circa 8 milioni di pensionati percepiscono meno di 1.000 euro al mese e di questi circa due milioni e mezzo, in larga maggioranza donne, non arrivano a 500 euro. Di fronte a questi dati allarmanti SPI CGIL, FNP CISL, UILP UIL affermano che occorre “riaprire la partita della previdenza cancellando il blocco della rivalutazione delle pensioni introdotto dalla manovra 'Salva Italia' ed intervenire con urgenza a sostegno dei redditi dei pensionati, a partire da quelli medio-bassi". Le organizzazioni sindacali, poi, puntano il dito contro l'ultima riforma delle pensioni che “ha privato milioni di persone della già inadeguata e misera rivalutazione annuale, producendo una riduzione permanente delle loro pensioni”.

Una grande mobilitazione unitaria per dire che 'Il futuro non si taglia' articolata in tre manifestazione che inizieranno alle ore 10 e si concluderanno alle 12.30. A Milano appuntamento al Teatro Arcimboldi, l'iniziativa sarà introdotta da Attilio Arseni, Segretario Organizzativo SPI CGIL e conclusa da Gigi Bonfanti, Segretario Generale FNP CISL.
Le regioni coinvolte nella manifestazione di Milano sono: Lombardia, Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Trentino, Alto Adige, Friuli V.G., Veneto, Emilia Romagna. A Roma la manifestazione, che si svolgerà alla Fiera di Roma, via Portuense 1645, sarà introdotta da Emanuele Ronzoni, Segretario Organizzativo UILP UIL e conclusa da Carla Cantone, Segretario Generale SPI CGIL. Le regioni coinvolte nella manifestazione di Roma sono:Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Sardegna ed Abruzzo. La manifestazione di Bari, che si svolgerà al Palaflorio viale Archimede, sarà introdotta da Loreno Coli, Segretario Organizzativo FNP CISL e conclusa da Romano Bellissima, Segretario Generale UILP UIL. Le regioni coinvolte nella manifestazione di Bari sono: Campania, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia.
 
---------------------------------------------------------

giovedì 14 giugno 2012


Immigrazione: CGIL, escludere i bambini stranieri dagli asili nido è una forma di discriminazione

 “Le discriminazioni nei confronti degli immigrati, continuano e riprendono vigore, anche su questioni come l'iscrizione agli asili comunali, dove ci sono ormai decine di sentenze che hanno condannato le amministrazioni locali ed è giuridicamente scontato che non si possono selezionare i bambini sulla base della nazionalità”. Lo sostiene Piero Soldini, responsabile immigrazione della CGIL N azionale a proposito della notizia dell'esclusione dagli asili nido di Borgomanero (Novara) di 30 bambini non ammessi perché stranieri, anche a seguito delle proteste di alcuni genitori di bambini italiani.
“Si tratta di rigurgiti discriminatori – prosegue Soldini - causati dalla crisi sempre più forte dei servizi pubblici locali, o come nel caso di Borgomanero, di episodi che vedono come protagonisti gli ultimi "giapponesi" di una guerra tra poveri che dovrebbe finire”.

Ambiente: CGIL, grave errore ridurre il bonus per la riqualificazione energetica
“Se dovessero essere confermate le anticipazioni in base alle quali, nel Decreto sviluppo, il bonus per gli interventi edilizi di riqualificazione energetica scenderà al 50% saremmo di fronte ad un grave sbaglio”. Lo sostiene Enrico Panini, Segretario Confederale della CGIL, con delega ai problemi ambientali.
“Le ragioni per cui diciamo che sarebbe un grave sbaglio - spiega Panini - sono presto dette: ridurre il bonus disincentiva gli interventi di risparmio del consumo di energia e, di conseguenza, allontana ancora di più (del già tanto che ci caratterizza) il nostro Paese dal raggiungimento degli obiettivi ambientali vincolanti definiti in sede europea; si colpisce l’occupazione considerato che gli attuali incentivi hanno prodotto ogni anno almeno 50mila posti di lavoro; è in contraddizione pesante con la richiesta recentemente presentata dal Ministro per l’Ambiente al Cipe di prorogare le detrazioni fino al 2020”.
“Per queste ragioni - conclude il dirigente della CGIL - rivendichiamo quantomeno il mantenimento dell’attuale aliquota del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici. Di più, se si vuole imboccare davvero la strada dello sviluppo questo bonus andrebbe esteso anche agli edifici pubblici, residenziali e non, che - in quanto a dispersione energetica - brillano per ritardi e risultati negativi”.

lunedì 11 giugno 2012

Lavoro: CGIL, CISL e UIL in piazza sabato 16 giugno a Roma
Per crescita, welfare e per cambiare il fisco. La manifestazione partirà alle ore 10.30 da Piazza della Repubblica e arriverà a Piazza del Popolo dove si terranno i comizi conclusivi dei tre Segretari Generali Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti » 
'Il valore del lavoro. Per il lavoro, la crescita, il welfare e per cambiare il fisco', è lo slogan scelto dalle tre Confederazioni sindacali per la manifestazione unitaria in programma per sabato 16 giugno. Il concentramento dei manifestanti, delegati Rsu, lavoratori, donne, immigrati, giovani e pensionati provenienti da tutt'Italia, è previsto alle ore 9.30 a piazza della Repubblica (Esedra), da dove il corteo partirà alle ore 10.30, per confluire alle ore 11.30 in piazza del Popolo, dove si terranno i comizi conclusivi dei tre Segretari Generali Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.
“L'aggravarsi della situazione economica e sociale - si legge in una nota CGIL, CISL e UIL - impone l'esigenza di una svolta nella politica economica concentrando l'attenzione sui temi della crescita, dell'occupazione e del welfare accanto alle politiche di controllo del debito e per un fisco più equo”. Per questi motivi CGIL, CISL e UIL hanno indetto per sabato 16 giugno, una manifestazione nazionale che si svolgerà a Roma, e si concluderà in piazza del Popolo.
Per una riforma strutturale del fisco, per favorire l'occupazione e lo sviluppo e affinchè il welfare non sia considerato un costo, ma una risorsa, CGIL, CISL e UIL scenderanno in piazza a Roma il 16 giugno, una manifestazione proclamata inizialmente per il 2 giugno e rimandata a seguito del terremoto che, a fine maggio, ha devastato l’Emilia e in particolare la zona del modenese.
I sindacati unitariamente rivendicano meno tasse per lavoratori e pensionati, più risorse per l'occupazione e una svolta epocale nella lotta all'evasione fiscale e, come si legge nel documento unitario, denunciano l'assenza di politiche per la crescita. In Italia la grave crisi economica e l'emergenza finanziaria sono state affrontate esclusivamente, affermano CGIL, CISL e UIL “attraverso drastiche, quanto ingiuste, misure sul sistema pensionistico, volte solo per fare cassa, e attraverso l'ulteriore aumento dell'imposizione fiscale, soprattutto sui redditi fissi”, utilizzando strumenti come: l'IMU sulla casa di abitazione, le addizionali IRPEF regionali e comunali, gli aumenti IVA e dell'accise sulla benzina, il blocco della rivalutazione delle pensioni sopra tre volte il minimo. Si colpiscono così, ancora una volta, avvertono i sindacati, lavoratori dipendenti e pensionati.
A queste rivendicazioni CGIL, CISL e UIL affiancano soluzioni, individuando specifiche risorse: l'utilizzo di una quota significativa di quanto recuperato nel 2012 dalla lotta all'evasione fiscale; l'istituzione di una tassa patrimoniale sulle grandi ricchezze; accelerare un accordo con la Svizzera per la tassazione dei capitali esportati. Inoltre, per i sindacati le risorse devono essere reperite, razionalizzando i costi di gestione della Pubblica Amministrazione e rendendo più efficiente e meno costoso il 'sistema politico', riformando il sistema e le regole degli appalti della Pubblica Amministrazione per eliminare clientele, sprechi ed inefficienze, stimate dalla Corte dei Conti in oltre 60 miliardi.
'Cambiare il Fisco per il Lavoro, la Crescita, il Welfare' con questo slogan CGIL, CISL e UIL si preparano alla grande manifestazione di sabato 16 giugno e invitano tutti e tutte a scendere in piazza.


-----------------------------------------------------

giovedì 7 giugno 2012

PRIMA DI TUTTO IL
 LAVORO

ASSEMBLEA GENERALE
DELLA CGIL DEL VENETO ORIENTALE

LA RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO
GIOVEDI' 14 GIUGNO 2012 ORE 15
SALA CONSILIARE MUNICIPIO SANTO STINO DI LIVENZA

INTERVENGONO:

Alessandro Zanotto:    Responsabile CGIL Veneto Orientale
Claudio Treves:           Coordinatore Nazionale CGIL Politiche del lavoro
Fabrizio Maritan:         Responsabile politiche del lavoro CGIL Veneto
Roberto Montagner:    Segretario generale CGIL Metropolitana Venezia


------------------------------------------------------

Rio+20: a Rio de Janeiro per discutere di sviluppo sostenibile
A 20 anni dal primo Summit della Terra del 1992 la CGIL partecipa alla Conferenza 'Rio+20' promossa dalle Nazioni Unite che vedrà confrontarsi i Governi del mondo dal 20 al 22 giugno 2012. Un'occasione per affermare politiche di sviluppo sostenibile a livello nazionale e internazionale.

Dopo 20 anni dal primo Summit della Terra del 1992 a Rio de Janeiro si discute di sviluppo sostenibile. La CGIL parteciperà alla Conferenza 'Rio+20' promossa dalle Nazioni Unite che vedrà confrontarsi i Governi del mondo dal 20 al 22 giugno 2012.

La CGIL arriva all'appuntamento dopo un lungo percorso di discussione e iniziative sui temi oggetto della Conferenza e dopo aver partecipato alle consultazioni avviate dal Ministero dell'Ambiente con il Forum della Società civile insieme alle Associazioni non-governative, impegnate nei diversi campi ambientali, economici e sociali per confrontarsi con il Documento 'The future we want', predisposto dalle Nazioni Unite per Rio+20 che ha lo scopo di affermare politiche di sviluppo sostenibile a livello nazionale e internazionale.
'Il futuro che vogliamo'. La CGIL ha concorso nell'ambito della Società civile Organizzata a costituire il 'Laboratorio per lo sviluppo sostenibile', ossia un ambito di ricerca, approfondimento e confronto sui temi contenuti nel Documento di base delle Nazioni Unite 'The future we wont'. A tale proposito il Laboratorio ha realizzato un proprio documento di base 'Il futuro che vogliamo' da presentare al Summit di Rio de Janeiro. La Società Civile Organizzata nel laboratorio considera la Conferenza ONU di 'Rio+20 ' “un'occasione di vitale importanza”. “L'auspicio – condiviso nel Laboratorio - è che la Conferenza possa segnare un spartiacque profondo nel cambiamento dell'attuale modello di sviluppo globalizzato al fine di porre al suo centro i diritti fondamentali dell'umanità nel rispetto del Pianeta e dell'ecosistema, bene comune universale”.
Sono tante le iniziative organizzate dalla società civile italiana in vista di Rio+20 nel tentativo di porre all'attenzione del Governo i temi che attengono allo Sviluppo Sostenibile. A livello sindacale fervono i preparativi per l'Assemblea che si terrà nel cuore di Rio dal giorno 11 al 13 giugno 2012 e per le numerose iniziative che seguiranno.
“Mentre stampa, tv e radio rimangono distratte e nelle sedi istituzionali per la 'crescita' si adottano scorciatoie fin'ora risultate inefficaci, - avverte Oriella Savoldi, coordinatrice del dipartimento Ambiente e Territorio della CGIL nazionale - la società civile discute e propone investendo il Governo e la Conferenza RIO+20 di obiettivi non rinviabili per superare la grave crisi sociale e climatica del nostro tempo”. 


------------------------------------------------------

lunedì 4 giugno 2012

L'eccidio di Monte Sole (più noto come strage di Marzabotto, dal maggiore dei comuni colpiti) fu un insieme di stragi compiute dalle truppe naziste in Italia tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944, nel territorio di Marzabotto e nelle colline di Monte Sole in provincia di Bologna, nel quadro di un'operazione di rastrellamento di vaste proporzioni diretta contro la formazione partigiana Stella Rossa. La strage di Marzabotto, con circa 800 morti (tra cui intere famiglie e molti bambini), è uno dei più gravi crimini di guerra contro la popolazione civile perpetrati dalle forze armate tedesche in Europa occidentale durante la Seconda guerra mondiale



LO SPI-CGIL LEGA LEMENE
(IN OCCASIONE DELLA FESTA NAZIONALE DELL’ANPI)
ORGANIZZA PER
SABATO 16 GIUGNO 2012

UN VIAGGIO A

MARZABOTTO E LUOGHI DELLE STRAGI



- PARTENZA ALLE ORE 7,30 DAL PIAZZALE DELLA COOP DI    
  PORTOGRUARO IN VIA BOITO

- PRANZO PRESSO LO STAND RISTORANTE  DELLA FESTA

- VISITA GUIDATA AI LUGHI DELLE STRAGI

- RIENTRO IN SERATA


Costo € 42.00



--------------------------------------------