I SINDACATI DEL MONDO CON LA CGIL

lunedì 29 agosto 2011



Sciopero Generale: l'appoggio e la solidarietà internazionale  
La Confederazione dei Sindacati delle Americhe e le organizzazioni sindacali presenti all'incontro annuale di coordinamento sulle politiche di cooperazione sindacale, riunitisi a Panama il 25 agosto, hanno manifestato il loro appoggio e la loro solidarietà allo Sciopero Generale del 6 settembre promosso dalla CGIL. 

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ANCHE L'ANPI PER LO SCIOPERO GENERALE


Sciopero generale: il sostegno dell'ANPI alla mobilitazione del 6 settembre  
L’ANPI, nel denunciare l’iniquità di una manovra finanziaria che comprime pesantemente i diritti del lavoro, manifesta il proprio sostegno allo sciopero indetto dalla CGIL per il 6 settembre prossimo. Occorre un no unitario e responsabile a provvedimenti che, lontano dal risolvere efficacemente la crisi che attraversa il Paese, producono come unico risultato l’aggravamento delle già precarie condizioni di lavoro di tanti italiani.
Resta fermo per l’ANPI, in ogni caso, l’obbiettivo imprescindibile dell’unità sindacale, particolarmente importante e decisiva in momenti così difficili per la vita del Paese.


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ESPRIMIAMO LA NOSTRA INDIGNAZIONE CONTRO LE SCELTE DEL GOVERNO


Il Governo, con le manovre finanziarie di luglio e agosto e con le recenti “gratuite e provocatorie proposte”, colpisce (penalizza): le persone malate (con il super-ticket), le pensioni di reversibilità e le indennità di accompagnamento.
Per fermare queste “mazzate” sui redditi e sulla dignità dei lavoratori, dei pensionati e degli invalidi (disabili e non autosufficienti), lo sciopero generale nazionale del 6 settembre 2011, proclamato dalla CGIL, sarà anche una grande manifestazione di “indignazione popolare” contro gli attacchi del governo ai diritti delle persone.


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SCIOPERO GENERALE CONTRO LA MANOVRA DEL GOVERNO



CGIL Veneto: 6 settembre sciopero e manifestazione a Mestre

Sarà una manifestazione regionale in piazza Ferretto a Mestre ad accompagnare nel Veneto lo Sciopero Generale che la CGIL ha indetto per il 6 settembre contro la manovra del Governo.
Lo ha deciso la Segreteria regionale dopo un incontro con i Segretari Generali delle Camere del Lavoro e della categorie che ha rimarcato la particolare negatività dell’impatto di un simile provvedimento sul tessuto sociale ed economico di una regione a forte vocazioni industriale come il Veneto, falcidiato da una crisi che vede attualmente 223 aziende a rischio di chiusura, un’ondata di licenziamenti collettivi in forte crescita rispetto all’anno scorso (+25%), un ulteriore aumento della precarietà, la mortificazione dei giovani tra cui la disoccupazione continua e crescere e sta prendendo largamente piede il fenomeno dei neet (soggetti che non studiano e non lavorano) saliti in due anni dal 12% al 17% del totale della popolazione tra i 15 ed i 34 anni presente in regione “La manovra - dice Viafora - non dà nessuna risposta a questa situazione ed anzi appesantisce ulteriormente le condizioni delle famiglie venete, impoverite dal combinato della perdita del potere d’acquisto di salari e pensioni accumulatasi dal 2000 ad oggi e dagli effetti di quasi quattro anni di crisi pagati con cassa integrazione, erosione dei risparmi, barriere alla crescita sociale delle forze più giovani e vitali.
Per questo come CGIL abbiamo deciso di contrastare anche con lo sciopero generale questo provvedimento dal carattere depressivo e socialmente iniquo che chiede sacrifici a lavoratori e pensionati, toglie ossigeno a Comuni e Regioni, taglia servizi e tutele sociali, attacca i diritti dei lavoratori a partire dall’articolo 18 e rischia di cancellare i contratti nazionali, mentre usa una mano più che leggera con gli evasori fiscali ed i possessori di grandi rendite finanziarie e patrimoni.
Lo facciamo mettendo in campo proposte che segnino un punto di svolta rispetto ad una linea ed una condotta politica che ha portato al disastro il paese da parte di un Governo ormai commissariato dall’Europa ed incapace di procedere se non a colpi di decreti e di voti di fiducia.
Dalle assemblee che stiamo facendo in questi giorni troviamo una forte condivisione della nostra scelta da parte dei lavoratori che attendiamo numerosi alla manifestazione in piazza Ferretto. Una controprova l’abbiamo avuta nella giornata odierna dalla buona riuscita della mobilitazione dei lavoratori pubblici che hanno dato vita a più di 70 presidi davanti a Ulss e Municipi. Alla manifestazione ci aspettiamo l’adesione dei molti Sindaci preoccupati per le sorti delle loro comunità che rischiano di veder accrescere tasse e tariffe locali e ridurre i servizi a fronte della stretta imposta dalla manovra.
Nei prossimi giorni saremo nelle piazze e nei mercati con gazebo organizzati dal sindacato dei pensionati assieme alla CGIL ed agli studenti per presentare ai cittadini le nostre proposte e chiedere il sostegno alla nostra battaglia a partire dalla sottoscrizione di una petizione contro la decisione di abolire (unico paese in Europa e nel mondo!) le festività civili.
Infine un appello specifico lo rivolgiamo a tutti quei giovani che non vogliono rassegnarsi ad un futuro di negazione dei diritti e della dignità nel lavoro. La CGIL il 6 settembre sarà in piazza anche per sostenere le loro giuste aspettative di vita e di lavoro”.