giovedì 20 settembre 2012




SPI CGIL, 14cesime, per i pensionati piove sul bagnato. Il 25/9 chiederemo conto all’INPS

“Il prossimo 25 settembre incontreremo l’Inps e gli chiederemo conto delle lettere che sta per inviare sulla restituzione delle quattordicesime del 2009. Di certo c’è che piove sul bagnato perché si tratta dell’ennesimo provvedimento ai danni di una categoria già duramente colpita dalle politiche senza equità operate dal governo”. Lo dichiara il Segretario generale dello SPI CGIL Carla Cantone.
“E’ davvero inconcepibile che l’Inps operi dei controlli molto tempo dopo aver erogato la quattordicesima – ha continuato Cantone – perché questo vuol dire che ogni anno ci ritroveremo con centinaia di migliaia di persone che dovranno rinunciare ad una parte della propria pensione. E’ un meccanismo che non può funzionare e che rischia di peggiorare ulteriormente la condizione dei pensionati e degli anziani nel nostro paese”.

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martedì 11 settembre 2012



Crisi: Camusso, su reddito e lavoro subito una piattaforma di obiettivi raggiungibili
Dal Comitato Direttivo della CGIL, il Segretario Generale ha annunciato una mobilitazione di "lunga durata" fino allo sciopero generale se non ci saranno, da parte del Governo, risposte positive su redditi e lavoro. Dall'incontro di domani, tra governo e sindacati, il leader della CGIL si augura possano arrivare delle prime risposte nella direzione di equità e crescita, “visto che finora ci sono state solo scelte di rigore, pagate prevalentemente dai lavoratori dipendenti e dai pensionati”
Lo sciopero dei lavoratori pubblici, già proclamato dalle categorie di CGIL e UIL per il prossimo 28 settembre; una “grande” iniziativa di mobilitazione per il lavoro, che riunifichi le tante vertenze aperte, da tenersi nel mese di ottobre; infine lo sciopero generale se nella Legge di stabilità non ci saranno risposte positive su redditi e lavoro. E' questo il percorso di mobilitazione di lunga durata indicato oggi dal Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso, nella relazione che ha aperto i lavori del Comitato Direttivo del sindacato di Corso d'Italia.
Secondo il leader della CGIL, “data la congiuntura” e con “un governo tecnico a fine legislatura” è necessario “definire una piattaforma di rivendicazioni e obiettivi raggiungibili e decidere le adeguate iniziative di mobilitazione a sostegno”.
Al centro della piattaforma, secondo Camusso ci devono essere i temi del reddito e del lavoro. Per quanto riguarda il reddito, ha detto il segretario generale della CGIL, “servirebbe una riforma fiscale, che parta dalla patrimoniale, ma è difficile immaginare che possa essere realizzata da un governo a fine legislatura. Per questo è necessario utilizzare subito le risorse recuperate con la lotta all'evasione fiscale per detassare le tredicesime dei lavoratori dipendenti e dei pensionati e ridare così un pò di ossigeno a coloro che in questi ultimi mesi hanno visto aggravare pesantemente le loro condizioni materiali, pagando più di altri il rigore imposto dal governo e salvando il paese dal baratro”.
Sul tema del lavoro, invece, Camusso ha ribadito la necessità di “un intervento pubblico immediato da parte del governo per riunificare le tante vertenze aperte nel paese, a cominciare da Alcoa, e trovare soluzioni di tutela delle attività produttive accompagnandole fuori dalla crisi”. Nel suo intervento il numero uno della CGIL ha sottolineato, inoltre, “come siano necessarie politiche industriali e per il lavoro da parte del governo, considerando chiusa la stagione del mercato regolatore, e come sia necessario definire le direttrici del paese, stabilendo in quale direzione dobbiamo andare”.
Sullo stesso tema il segretario della CGIL, ha anche evidenziato il ruolo propositivo della confederazione, che sta realizzando un “Piano per il lavoro” che contiene un'idea per il paese e il suo assetto strategico, aperto anche al contributo di esterni e che il sindacato di Corso d'Italia conta di varare in occasione della prossima Conferenza di programma.
Nella relazione Camusso non ha dimenticato la riforma delle pensioni e del mercato del lavoro, ribadendo il giudizio negativo della CGIL e affermando che “nella prossima legislatura andranno cambiate”.
Dall'incontro di domani, tra governo e sindacati, il leader della CGIL si augura possano arrivare delle prime risposte nella direzione di equità e crescita, “visto che finora ci sono state solo scelte di rigore, pagate prevalentemente dai lavoratori dipendenti e dai pensionati”.

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giovedì 6 settembre 2012




Pensioni: SPI CGIL, riforma dannosa, ha alimentato nuovi poveri.

“Lo avevamo detto e lo avevamo spiegato in tutti i modi possibili sin dall'inizio della storia: aumentare a tutto volume l'età pensionabile non avrebbe risolto nulla, ancor meno il problema dei giovani”. A sottolinearlo, in un intervento su 'l'Unità', è Carla Cantone, Segretario Generale dello SPI CGIL.
“Ora i dati ISTAT e fonti sociali ed economiche - sottolinea la dirigente sindacale - scoprono i cosiddetti altarini e dicono la verità sui giovani disoccupati, sulla continua perdita di posti di lavoro e su una dannosa riforma delle pensioni che non ha aiutato ne' la crescita, nè l'occupazione, nè la riduzione della precarietà, ma ha solo alimentato nuovi ulteriori e disperati poveri. Hanno fatto tombola!"
“Allora - avverte Cantone - il governo, almeno quello che verrà, deve tenere conto di tutto questo ponendo in cima alle priorità l'occupazione, le politiche industriali, la crescita, il sostegno allo stato sociale per produrre sviluppo e giustizia sociale. Non so se si chiama Patto per il lavoro o Patto per la crescita, so che di questo c'è urgente bisogno”.

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Pensioni: CGIL, il problema degli esodati non è risolto. Inutile camuffare i numeri come fanno Inps e governo.

“Il presidente dell'Inps, Mastrapasqua insiste nel dire che il problema  degli esodati è risolto, ma sbaglia: dopo gli interventi legislativi ci sono ancora migliaia di persone che continuano a non essere coperte da nessuna garanzia e che rischiano di rimanere senza stipendio e senza pensione”. Lo dice Vera Lamonica, segretario confederale della CGIL in risposta ad alcune dichiarazioni del vertice dell'istituto di previdenza.

“Ora il numero reale degli esodati, secondo i vertici dell'istituto di previdenza, corrisponderebbe esattamente a quello definito dal ministro del welfare, Fornero e dal Parlamento. Tutti gli altri sono fantasmi? Si tratta evidentemente di un'affermazione che viene smentita dai fatti ogni giorno e per noi il problema sarà risolto solo quando a tutte le persone coinvolte verrà garantito il diritto alla pensione”.


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lunedì 3 settembre 2012




La Segreteria Confederale della CGIL esprime il suo cordoglio per la scomparsa del cardinale Carlo Maria Martini, figura di spicco nella Chiesa milanese e nazionale. E' stato un uomo di Chiesa, si legge in una nota di Corso Italia, che ha avuto sempre una grande attenzione e una grande sensibilità verso i temi del lavoro, un uomo che ha speso tutta la sua vita di religioso in favore dei poveri e degli umili.


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