venerdì 23 novembre 2012



Inps: CGIL, bilancio sociale fotografa situazione esplosiva, da ministro nemmeno una parola
Sono oltre 7milioni i pensionati con meno di 1000 euro al mese, crolla l'occupazione giovanile, continua a calare il potere d'aquisto delle famigli italiane, di fronte a questa situazione la CGIL richiama il governo alle sue responsabilità. Per la Confederazione "bisognerebbe affrontare finalmente il tema della governance, garantendo alle parti sociali di svolgere un effettivo ruolo di indirizzo e di vigilanza, nell'ottica di garantire un effettivo governo duale dell'Ente"
“Oltre la metà dei pensionati sotto i 1.000 euro al mese, il crollo dell'occupazione in particolare dei giovani, i redditi in calo, la CIG oltre il miliardo di ore. Il Bilancio sociale dell'Inps fotografa una situazione sociale esplosiva, peraltro ulteriormente aggravatasi nel corso del 2012”. Così il segretario nazionale della CGIL, Vera Lamonica commenta i numeri del Bilancio sociale Inps 2011,  presentato oggi a Roma nella sede del Cnel
“E' singolare - prosegue il dirigente della CGIL - che su tutto questo il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, nel suo intervento conclusivo non abbia speso una parola, limitandosi a ribadire il suo concetto di sostenibilità finanziaria del sistema previdenziale, scisso da ogni considerazione sulla sua molto discutibile sostenibilità sociale”.
“La principale funzione dell’Inps - aggiunge Lamonica - non deve essere quella di educare,  tanto meno di fare propaganda alla bontà delle riforme. L'Inps è l'Ente che gestisce tutte le prestazioni di welfare del Paese e deve garantire oltre che efficienza anche efficacia dei servizi e delle prestazioni. Deve aprire, e non chiudere, le porte ai cittadini che sempre più riempiono le file ai patronati, che stanno svolgendo una meritoria e non riconosciuta azione di supplenza, e per fare questo tutto serve tranne nuovi tagli, che colpirebbero pesantemente anche l'attuale livello di servizi”
“Infine - conclude il segretario nazionale della CGIL - per quanto riguarda la partecipazione, bisognerebbe affrontare finalmente il tema della governance, garantendo alle parti sociali, espressione di lavoratori ed imprese, di svolgere un effettivo ruolo di indirizzo e di vigilanza, nell'ottica di garantire un effettivo governo duale dell'Ente".

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