venerdì 7 dicembre 2012


Pensionati: sindacati, il 7 dicembre in piazza per dire 'Il tempo è scaduto'
Giornata di mobilitazione nazionale unitaria di SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL con presidi in varie città davanti alle Prefetture e ai Comuni. Visto il particolare momento politico, sospeso il presidio nazionale al Senato. Previsto un sit-in in Piazza SS Apostoli
'Il tempo è scaduto'. Con queste parole d'ordine i sindacati dei pensionati SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL hanno indetto per il 7 dicembre una giornata di mobilitazione nazionale con presidi dalle 10 alle 12 davanti alle Prefetture e ai Comuni. A Roma , visto il particolare momento politico, è stata  sospesa la manifestazione organizzata inizialmente; ci sarà invece un sit-in n Piazza  SS Apostoli dove è prevista la partecipazione dei tre segretari generali di categoria, Carla Cantone, Gigi Bonfanti e Romano Bellissima.

I pensionati stanno pagando un prezzo altissimo e sono duramente colpiti dagli effetti della crisi e dalle misure di rigore finora adottate dal governo: blocco della rivalutazione delle pensioni, introduzione dell’Imu sulla prima casa, tagli al welfare e ai trasferimenti a Regioni ed Enti locali, aumento dei prezzi e delle tariffe.
Con questa giornata SPI, FNP e UILP chiedono al governo, al Parlamento, alle amministrazioni locali e alle forze politiche interventi concreti e urgenti in favore dei pensionati e delle persone anziane attraverso il sostegno dei redditi da pensione, una nuova politica fiscale, il rilancio del welfare pubblico e una legge nazionale per la non autosufficienza.

“Il tempo è scaduto, vogliamo equità e giustizia sociale perché non è possibile che a pagare siano sempre e solo le fasce più deboli del paese” dicono i tre dirigenti sindacali Cantone, Bonfanti e Bellissima alla vigilia della giornata di mobilitazione nazionale dei pensionati. Domani i pensionati scenderanno ancora una volta in piazza, spiegano in una nota “perché non ne possono più delle politiche di rigore messe in atto fino ad adesso”.

Nessuna politica di rilancio sarà possibile – avvertono i tre Segretari generali – ignorando la condizione degli anziani, che costituiscono il 20% della popolazione. Se si continuerà in questo modo i consumi degli anziani si ridurranno ulteriormente e sarà sempre più difficile per l’Italia uscire dalla recessione e dalla crisi. Gli anziani inoltre non potranno più svolgere quel ruolo sociale fondamentale di aiuto anche economico alle famiglie dei loro figli e nipoti, spesso disoccupati”.
SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL sottolineano come sia “arrivato il momento di sedersi ad un tavolo e si risolvano i problemi che ogni pensionato è costretto a vivere quotidianamente per superare le difficoltà derivanti dalle misure vessatorie adottate dal governo. Ora il Governo deve dare delle risposte concrete alle richieste più volte avanzate!”.In tanti – conclude la nota - diremo al governo che è ora che intervenga per tutelare i redditi da pensione, per rilanciare welfare e sanità, per ridurre il peso del fisco e per affrontare la questione irrisolta della non autosufficienza”.

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