Buco nella sanità del Veneto

mercoledì 5 maggio 2010


IL SEGRETARIO GENERALE DELLA CGIL DEL VENETO, EMILIO VIAFORA, CHIEDE L’IMMEDIATA CONVOCAZIONE DI UN INCONTRO: “SI ACCERTINO CAUSE ERESPONSABILITA’. A PAGARE – DICE – NON POSSONO ESSERE I CITTADINI PIU’ DEBOLI”


Questa la sua dichiarazione:


“In relazione al deficit della sanità che ne ha prodotto l’improvviso commissariamento da parte del Governatore Luca Zaia cui sono conferiti “poteri straordinari” sul settore, la Cgil del Veneto non può che esprimere preoccupazione per la situazione debitoria che risulta pari a 101 milioni di euro nel 2009.
Su tutta questa partita è necessaria la massima trasparenza, a partire dall’indicazione delle cause che hanno portato alla crisi finanziaria, delle responsabilità e delle misure che si intendono adottare per uscire da questa situazione.
A pagare non dovranno essere né i cittadini, attraverso tagli ai servizi o aumenti di ticket e costi socio-sanitari, né i lavoratori del settore.
Non si può nemmeno perpetuare nel Veneto una linea, come quella operata con l’ultima Finanziaria regionale, che ha visto ridurre l’addizionale Irpef per i più abbienti scaricandone il costo sulla collettività attraverso il rigonfiamento del debito sanitario. Una scelta che oggi rischiano di pagare gli anziani, i malati e le fasce sociali più deboli.
A fronte dell’emergenza venutasi a determinare la Cgil chiede al Governatore Zaia l'immediata apertura di un confronto di merito che consenta una corretta valutazione della situazione e la definizione delle linee di rientro dal debito”.