LE PENSIONI DEGLI ITALIANI

giovedì 26 maggio 2011

INPS, oltre il 50% non arriva a 500 euro mensili
Boom delle pensioni di anzianità e assegni 'da fame' soprattutto per le donne. E' il quadro disegnato dal Rapporto INPS per il 2010 presentato oggi a Roma alla presenza del Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso.
Nel 2010 oltre la metà dei pensionati non arriva a 500 euro al mese, soprattutto le donne. L'Istituto nazionale di Previdenza Sociale nel Rapporto annuale, presentato oggi (25 maggio) a Roma sottolinea come, oltre 8 milioni di pensioni erogate, pari al 50,8% del totale, non arriva a 500 euro al mese, quota che sale al 79% se si considera la soglia dei 1.000 euro lordi mensili, mentre solo l'11,1% presenta importi compresi tra i 1.000 e i 1.500 euro mensili e il 9,9% superiori ai 1.500 euro. Nello specifico l'INPS rileva il forte divario tra uomini e donne nell'importo degli assegni pensionistici: il 91% delle pensioni INPS erogate alle donne è infatti inferiore ai 1.000 euro, e per 6 assegni su 10 l'importo non raggiunge addirittura i 500 euro. Mentre solo il 36% delle pensioni erogate a uomini è sotto i 500 euro ed il 20,2% è superiore ai 1.500 euro, a fronte di appena il 2,6% degli assegni con un titolare donna.
Sale vertiginosamente il numero delle pensioni di anzianità nel 2010, registrando un aumento del 73%. Il Rapporto annuale INPS evidenzia come nel 2010 sono stati liquidati 174.729 trattamenti a fronte dei 100.880 registrati nel 2009, anno in cui il numero di pensioni di anzianità era stato molto basso a causa del passaggio dei requisiti da 58 a 59 anni a fronte di 35 di contributi. Tuttavia nel 2011 si prevede un nuovo calo dovuto al nuovo 'scalino', da 59 a 60 anni e l'entrata in vigore della finestra mobile. In crescita dello 0,2%, rispetto al 2009, anche il numero delle pensioni vigenti a fine 2010 che è pari a 16.042.360 ai quali si aggiungono oltre 2,7 milioni di prestazioni erogate agli invalidi civili. Il 78% delle pensioni erogate dall'Istituto è di natura previdenziale, il restante 22% è di tipo assistenziale.
A chiedere chiarimenti, ponendo due domande al Governo sulle pensioni, è Susanna Camusso, Segretario Generale della CGIL, a margine della presentazione del Rapporto INPS. Per prima cosa Camusso ha chiesto: “dove sono finite le famose risorse per le politiche della conciliazione, effetto dell'aumento dell'età pensionabile delle donne del pubblico impiego? Non abbiamo visto – ha proseguito - nè le risorse nè le politiche”. Inoltre, rivolgendosi sempre al Governo che “plaude al buon funzionamento dell'INPS”, domanda “come pensa di fare quando, con lo sciagurato contratto separato del commercio, entreranno 2 miliardi in meno nelle casse dell'Istituto di previdenza?”.