ANCORA CONDONO PER I FURBI

mercoledì 12 ottobre 2011

 FISCO. Il condono premia i furbi. Serve una tassa sulle grandi ricchezze.

Con il contributo dalle grandi ricchezze si avrebbero 12 miliardi l'anno per rilanciare l'economia e favorire l'occupazione dei giovani. Basta con le false riforme ora bocciate anche dalla Corte dei conti
“Un governo diviso, che non ha nessuna idea di politica economica, ripesca il condono fiscale ed edilizio per recuperare le risorse che sono state precedentemente sottratte alla legge e alla giusta redistribuzione della ricchezza. Con il condono si premierebbe quindi chi è corresponsabile della crisi attuale”. Lo sostiene Danilo Barbi, segretario confederale della Cgil che commenta così la proposta di un condono fiscale e magari anche edilizio sostenuta da una parte della maggioranza.
Ora anche la Corte dei conti ha bocciato la riforma fiscale per gli stessi motivi con cui noi l'avevamo criticata: non ha copertura finanziaria e perché parte delle entrate sono state usate dal decreto di agosto; bisogna quindi tassare beni "personali e reali", evitando i tagli lineari alle agevolazioni che sarebbero recessivi e si concentrerebbero soprattutto su coloro che già pagano regolarmente le imposte e in particolare sui contribuenti che si collocano nelle classi di reddito meno elevate”.
Una misura fiscale che faccia pagare le grandi ricchezze (solo il 5% degli italiani), secondo la Cgil, potrebbe generare un gettito massimo potenziale di circa 12 miliardi di euro, risorse che sarebbero subito a disposizione per un grande piano di sviluppo e in particolare per un grande piano nazionale per il lavoro dei giovani. 


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