GIOVANI PER IL GIUSTO LAVORO E I DIRITTI

venerdì 21 ottobre 2011

'Diritti. Non più parole', è il grido lanciato dai 'Giovani NON+ disposti a tutto', che hanno organizzato oggi in molte città italiane iniziative per promuovere l'omonima campagna contro il precariato. Una campagna che mira a sensibilizzare e dare voce a quanti subiscono il precariato nelle sue diverse forme e l'assenza di politiche governative indirizzate ai giovani. Giovani e precari, vogliono mostrare tutta la loro “insofferenza alla retorica sulla precarietà” che, come spiegano è “fatta di parole vuote, buone solo per la campagna elettorale e che nascondono politiche di tutt'altra natura”.
I Giovani non più disposti a tutto rivendicano: un giusto compenso per i lavoratori precari; il riconoscimento della maternità e della malattia; la continuità del reddito e ammortizzatori estesi anche ai lavoratori con contratti a tempo determinato; diritti sindacali e l'interdizione dei licenziamenti senza giusta causa. In particolare affermano che: il contratto a tempo indeterminato deve essere la forma ordinaria di lavoro; stage e praticantato devono essere vera formazione e non lavoro mascherato; bisogna mettere fine alla vergogna dell'associazione in partecipazione; vanno impediti gli abusi in nome di un finto lavoro autonomo: collaborazioni occasionali, a progetto, finte partite IVA.


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