LO SPI CGIL SUL TEMA PENSIONI

martedì 29 novembre 2011

Dichiarazioni del Segretario generale Spi-Cgil Carla Cantone

Quelle che abbiamo bollato come scelte inique e ingiuste compiute da Berlusconi non possono essere accettate se a riproporle sarà il governo Monti.
Ricominciare dai veri privilegi, dalle caste e dai ricchi sarebbe davvero un segno di giustizia sociale e di equità che può permettere ad ognuno di assumersi le proprie e necessarie responsabilità.
Se la parola equità ha un senso il governo non può quindi ripartire ancora una volta da chi ha già lavorato 40 anni e dai pensionati con un reddito medio basso.
Il taglio al sistema di perequazione annuale delle pensioni è stato effettuato dal governo Berlusconi nel giugno scorso.
Tale sistema non ha mai tutelato concretamente il reale potere d’acquisto dei pensionati, che ha subito una perdita del 30% negli ultimi 15 anni.
Ripartire ancora dai pensionati non va bene, anzi se si vuole aiutare la crescita e i consumi, sarebbe il caso di rivedere il meccanismo perequativo per garantire una reale e costante difesa delle pensioni medio basse rispetto all’inflazione e al costo della vita.
E’ per questo che si rende sempre più urgente l’avvio di un confronto con le parti sociali, che dovrà servire a chiarire una volta per tutte le reali intenzioni del governo in materia di pensioni e a portarci ad esprimere il nostro conseguente giudizio.
Roma, 28.11.2011