CGIL - CISL - UIL uniti per Sakineh

venerdì 10 settembre 2010

CGIL CISL UIL Confederali di Venezia esprimono la propria soddisfazione nell’apprendere la
sospensione della lapidazione di Sakineh.
Riteniamo che tutte le iniziative di mobilitazione internazionali messe in campo per salvare
Sakineh, la donna iraniana condannata alla lapidazione dopo l’accusa di adulterio, hanno
sortito un primo effetto. Il verdetto però viene fermato solo per il momento dalle Autorità
iraniane.
Le organizzazioni sindacali continueranno perciò nel proprio impegno di mobilitazione
affinché questo atto disumano, brutale, atroce e di ingiustificata violenza, venga
assolutamente annullato.
CGIL CISL UIL ritengono questa una barbarie indicibile perpetrata contro una donna, lesiva
della libertà e dei diritti umani che non trova giustificazione sotto alcun codice morale o
religioso.
Non è possibile stare in silenzio di fronte a simili atti che violano i diritti universali,
come vanno condannate le continue violazioni di diritti politici, sindacali e le continue
discriminazioni nei confronti delle donne, delle minoranze religiose ed etniche presenti in
tante aree del mondo.
CGIL CISL UIL di Venezia esortano tutti i lavoratori, i pensionati e i cittadini ad aderire

agli appelli e alla mobilitazione internazionale, che deve continuare con l’obbiettivo di
creare una cultura contro qualsiasi forma della pena di morte.
Le Confederazioni di Venezia chiedono alle istituzioni locali di farsi parte attiva
attraverso azioni politiche per favorire tale obiettivo.

                              Segreterie CGIL CISL UIL di Venezia