Lettera aperta di una nostra iscritta al Sindaco di Udine

giovedì 15 aprile 2010

La compagna Imelde Rosa Pellegrini che da anni coniuga insieme la ricerca storica sul territorio e l'attenzione ai temi della marginalità e dell'accoglienza ci manda, per conoscenza, la seguente lettera aperta sulla quale vale la pena di riflettere.

Lettera aperta al Sindaco di Udine  dott. Furio Honsell

Nella tristezza dei tempi consola che un Sindaco ed una Giunta abbiano la sensibilità e il coraggio civile di  concedere a degli uomini in tutto uguali ad altri uomini la possibilità di seppellire i loro morti, seguendo il proprio rito religioso. Sta avvenendo in provincia di Udine dove, stando agli organi di stampa,  la Lega grida alla profanazione del cimitero friulano di Paderno perché lì si vuol seppellire con rito islamico una neonata mussulmana
Questi uomini che si oppongono ripetono, ci si augura senza saperlo, scelte che altri uomini molto prima di loro hanno fatto nei confronti degli ebrei ( gli extracomunitari dell’epoca), cui era negato spesso di seppellire i propri morti nella terra in cui si trasferivano per esercitarvi le loro attività. Non a caso, quando gli ebrei venivano ad insediarsi in un territorio veneto- friulano, conoscendo il rifiuto da cui erano circondati,  mettevano nel contratto  di locazione richieste precise: di “haver le loro sinagoghe “ e di avere “un luocho nelli borghi della terra , o fuor delli detti borghi per sepelir occorrendo li suoi morti , che Iddio non voglia” .
Ieri come oggi, quindi, le stesse paure, la stessa disumanità.
Con l’aggravante che da quei lontani eventi sono trascorsi invano  cinque secoli.

                                                            Imelde Rosa Pellegrini

Portogruaro 14 aprile 2010