GRANDE VITTORIA DEMOCRATICA AL REFERENDUM

martedì 14 giugno 2011

Referendum: Camusso, vittoria democratica, sconfitta del governo Urne chiuse in tutta Italia per la votazione dei quattro quesiti referendari. Quorum raggiunto al 57%. Per la CGIL, "con la vittoria dei sì, vince la ragione", con questo voto "gli elettori hanno sancito che l'Italia è un Paese moderno che non vuole tornare indietro, che guarda con fiducia al futuro nel rispetto dei beni comuni"
Con la vittoria dei sì al referendum “vince la ragione”. Lo ha affermato Antonio Filippi, responsabile energia della CGIL Nazionale. “Con questo voto - spiega il sindacalista - gli elettori hanno sancito che l'Italia è un Paese moderno che non vuole tornare indietro, che guarda con fiducia al futuro nel rispetto dei beni comuni come l'acqua, che non deve essere mercificata; con l'energia pulita e rinnovabile, evitando definitivamente la sciagura nucleare che il governo voleva imporre". Un referendum che, ha proseguito Filippi "ha affermato anche un altro concetto fondamentale: in uno Stato di Diritto, i cittadini di fronte alla legge devono veramente essere tutti uguali”.
Camusso, risultato referendum è sconfitta politica. “Si tratta di una sconfitta politica, non c'è dubbio”. Così il Segretario Generale della CGIL Susanna Camusso parla dei risultati del referendum, da piazza Bocca della Verità a Roma, dove i comitati referendari per il sì stanno festeggiando.
Credo - ha aggiunto Camusso - che si stia rafforzando il vento contrario al governo e che proprio un governo serio dovrebbe meditare sulle sconfitte di questo periodo. Penso che il governo abbia numerose prove che il Paese sta pensando ad altro e che vorrebbe altre politiche, prima o poi dovrebbe riflettere e trarne le conseguenze”.  "Vince - ha concluso la leader della CGIL - la democrazia sui temi dell'acqua, dell'energia e della giustizia uguale per tutti''. 


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